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Il Milan del bravo Donnarumma ora è davvero una squadra di (mister) Brocchi

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DERBY, ROMA E LAZIO IN CAMPO CON MAGLIA CONTRO RAZZISMO CAMPIDOGLIO - FOTO 4

 

 

Gianluigi Donnarumma, giovanissimo portiere di belle speranze, pezzo da novanta della pluridecorata scuderia del procuratore Mino Raiola e soprattutto raggio di sole incoraggiante in questo Milan desolante… sì è davvero una delle poche cose che piacciono del team rossonero allenato, da qualche giorno da Christian Brocchi, neotecnico milanista (promosso dalla Primavera) subentrato, nei giorni scorsi, all’esonerato Mihajlovic.

A proposito, a lanciare nella mischia, quindi di fatto a scoprire il promettentissimo Donnarumma (Conte lo vorrebbe al Chelsea) è stato proprio Mihajlovic il quale adesso, avendo tanto tempo libero a disposizione beh forse potrà iniziare a programmare il suo futuro, magari alla Lazio. O no?

Ma cacciare Miha, ora che la stagione è compromessa, con una finalissima di Coppa Italia comunque da giocare contro la Juventus è stata, o meglio, è la mossa giusta? Probabilmente no poiché il rischio oggi è quello di compromettere ulteriormente l’ultimo scorcio stagionale, finale di Coppa compresa, con Brocchi che se non starà attento rischia di bruciarsi come successo, l’anno scorso, al suo illustre predecessore Pippo Inzaghi (seguito dall’Atalanta per il dopo Reja). Dulcis in fundo, Mihajlovic, capro espiatorio dell’ennesima annata no del Milan, ecco non era il male assoluto del Diavolo e certamente meritava di restare al suo posto.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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