Il crollo del petrolio ha fatto precipitare il costo di benzina e diesel (che paghiamo quasi interamente in tasse!). Ma usando piccoli accorgimenti è possibile risparmiare in automobile ancora di più. Ecco il decalogo definitivo
1) Il primo accorgimento per risparmiare in automobile è forse il più scontato. Ma non tutti ancora hanno deciso di compiere il passo storico: scegliere un’assicurazione online, servizio ormai offerto anche dalle più importanti compagnie tradizionali. I siti di confronto prezzi sono senz’altro utili nella scelta, che può comportare risparmi fino a 500 euro l’anno. Dettagli cruciali nella scelta: il massimale assicurato e le opzioni della polizza. Se avete un’auto vecchia convienre non lesinare sul soccorso stradale e sulla protezione dei cristalli: pochi euro a fronte di centinaia spesi in caso di guai.
2) Usare pneumatici Fuel Saver. Secondo uno studio Eni, gli pneumatici di tipo “fuel saver”, che costano come quelli comuni e sono ugualmente sicuri, sono realizzati per minimizzare gli attriti con l’asfalto. Questa proprietà consente di ridurre i consumi del 3% in città e del 5% nei tragitti extraurbani. Da ricordare la pressione delle gomme, che deve corrispondere a quanto riportato sul libretto dell’auto: si otterrà un ulteriore risparmio. Infine, conviene sempre trovare il giusto rapporto qualità-prezzo sugli pneumatici. E anche in questo caso la Rete aiuta. Su tirendo.it, ad esempio, ecco una delle selezioni più complete dei migliori “fuel saver” in circolazione, con relativi prezzi a confronto.
3) Bollo auto. Se devi cambiare l’auto, valutane una elettrica o a gas. Quelle elettriche NON pagano il bollo in tutta Italia per almeno 5 anni. Dopodichè lo si pagherà per un quarto. Ma NON in tutta Italia. Vai sul sito della tua Regione e controlla le disposizioni. In Lombardia e Piemonte, ad esempio, l’esenzione è per sempre. Verifica le agevolazioni sulle auto a gas (a volte le medesime) e ibride.
4) Quanti chilometri fai? L’ipotesi della vettura elettrica è valida soprattutto nelle grandi città e nel caso di molti chilometri percorsi. È chiaro che il problema delle vetture di questo genere sono i costi, alto, e l’autonomia, ancora non eccelsa. Però sull’assicurazione si arriva a risparmi fino al 50%. A ciò si aggiungano gli ingressi gratis nelle zone ZTL e i parcheggi sulle strisce blu gratis in alcune città. Secondo gli esperti, se fai almeno 20mila chilometri l’anno è una scelta da tenere in considerazione.
5) Uso del climatizzatore. Troppo spesso lo si usa ormai anche in inverno per avere in fretta aria calda. Non parliamone neppure per quel che riguarda l’estate. Ciò che spesso però si ignora è quanto incida questo sui consumi. Secondo gli esperti, addirittura un buon 20%. Usalo con moderazione. Consumerai di meno se non lo tieni a temperature di 8 gradi inferiori a quella esterna.
6) Spegnere il motore al semaforo. Non è un caso che molte delle nuove automibili stiano uscendo dotate del sistema “Start e Stop”: un sistema che spegne automaticamente il motore quando siamo fermi ad un semaforo. Non si tratta infatti di una scelta meramente ecologica (a motore acceso, infatti, inquiniamo moltissimo), ma anche di una operazione per risparmiare carburante: col motore acceso a semaforo rosso, infatti, le nostre auto consumano fino al 15% in più. Soprattutto, inutilmente. Spegni il motore quando sei fermo.
C’è di più. Accelerare a veicolo appena acceso, quando ancora si è fermi, è un’abitudine che ha d’inverno soprattutto chi ha una macchina vecchia. Così facendo si inquina molto di più, soprattutto non serve a nulla. Perché in realtà si può partire senza che il motore subisca danni, anche nel caso di vetture diesel. Cosa ottieni dallo sgasare da fermo? Il consumo di due litri in più di carburante al mese.
7) Fai la benzina alle pompe bianche. Sono ormai una realtà consolidata: le pompe cosiddette “no logo” sono stazioni di servizio indipendenti dalle grandi compagnie di distribuzione. E hanno così prezzi più bassi. Ce ne sono ormai anche all’interno dei grandi centri commerciali. Una mappa nazionale è presente al sito pompebianche.it, che ha pure un’app per android e iphone (ne censisce quasi 5mila). Il risparmio, rispetto ad un prezzo medio del servito, arriva fino a 10 centesimi al litro.
8) Evita frenate e accelerazioni brusche in città. La guida nervosa non è mai intelligente. E ora è dimostrato che fa male anche al portafogli. Mantenere un’andatura regolare in città consente infatti, secono una ricerca dell’Eni, di ridurre del 10% i consumi. Dunque, niente frenate brusche e niente accelerazioni improvvise: limiterai l’inquinamento acustico, eviterai rischi di incidenti. E a fine mese avrai qualche soldo in più in tasca.
9) Quando viaggi, tieni ingranate le marce alte. Non portare il motore al limite dei giri, piuttosto cambia marcia. Perché a parità di velocità, la marcia bassa consuma di più di quella alta. Uno studio dell’Eni ha rivelato che, tenendo le marce basse si potrebbe risparmiare più del 10% del carburante per ogni percorso. In particolare, quando il motore raggiunge i 2000 giri in un diesel e i 2500 giri in un benzina, bisogna ingranare la marcia successiva: se, ad esempio, a 40 km si ingrana in quarta, si consuma il 20% in meno rispetto alla terza, e più del 50% rispetto alla seconda.
Non solo: un programma europeo di “guida consapevole”, denominato Ecodrive, ha evidenziato alcuni “errori” al volante che, oltre a farci inquinare di più, sono decisamente antieconomici. Tra questi c’è la guida scostante in autostrada. I consumi crescono già sopra i 110 km/h. Ma già a 130 km/h, e cioè il limite di legge, salgono del 30% (ben di più se si superano anche i 130 km/h di legge). Meglio andare dunque a 110 km/h, arriverai qualche minuto dopo (tra i 10 e i 12 su un percorso di 150 km).
10) L’aerodinamica e il peso. Troppe volte ci dimentichiamo oggetti sull’auto. E li lasciamo lì come fosse uno sgabuzzino, nel bagagliaio: borse, passeggini, intere valigie, a volte secchi di vernice e quant’altro. Se lo fai, magari perché utilizzi l’auto per la tua attività e non hai voglia di scaricarla, portandoti così avanti e indietro tutti i giorni carichi ingombranti, ricordati che consumi di più. All’incirca il 7% in un anno su un veicolo di classe media del peso di 1500 kg.
Non solo. Altre disattenzioni ci possono costare in termini economici. Una volta che abbiamo installato portapacchi o portasci sull’auto, infatti, tendiamo a tenerli fissi per tutto l’anno. Tutto questo va però a svantaggio dell’aerodinamica, che è da sempre oggetto degli studi più approfonditi degli ingegneri che progettano le vetture. Per esempio, i contenitori aerodinamici di bagagli aumentano i consumi del 16%. I pacchi ingombranti scoperti, anche del 40%. Ma se questi, evidentemente, durano il tempo di un tragitto o di un viaggio, portapacchi e portasci li lasciamo spesso sempre su, consumando fino all’8% in più. Toglili.
Risparmiare in automobile, seguendo questi semplici consigli, è dunque davvero facile!