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La Juventus che sa solo pareggiare: anche col Torino, mette malinconia

I bianconeri contestati dai propri sostenitori dopo il derby

C’era tanto nervosismo nel derby tra Torino e Juventus come ha sottolineato il Corriere della Sera. Al minuto 11 del secondo tempo, sul risultato di 1-1 (vantaggio firmato di Yildiz e pareggio siglato da Vlasic), l’arbitro Fabbri ha espulso sia Thiago Motta, allenatore dei bianconeri, sia Paolo Vanoli, tecnico del Torino. È accaduto tutto quando i due sono venuti a contatto facendo scattare entrambe le panchine che hanno cercato di riportare la calma. Un parapiglia improvviso che ha spinto il direttore di gara a cacciare, appunto, Thiago Motta e Vanoli.

Il motivo di tutto questo? Il diverso pensiero dei due allenatori sul contatto dal limite tra Savona e Karamoh. L’arbitro Fabbri ha lasciato correre e a quel punto Vanoli e Thiago Motta si sono avvicinati pericolosamente. Da qui la decisione di estrarre per entrambi il cartellino rosso. Al triplice fischio del derby della Mole, i tifosi bianconeri, delusi, beh hanno chiesto un po’ di carattere ai giocatori bianconeri, pur falcidiati questa sera da numerosi infortuni: “Fuori i coglioni”, è stato il canto dei sostenitori ospiti allo Stadio Olimpico Grande Torino. “Abbiamo fatto una partita molto buona all’inizio, dopo il vantaggio ci siamo abbassati contro una squadra che, buttando la palla in area, riesce a creare delle situazioni pericolose. Sul gol preso potevamo essere un po’ più aggressivi o non far arrivare l’avversario in una zona del campo pericolosa. Nel secondo tempo siamo rientrati bene, abbiamo avuto occasioni ma non le abbiamo concluse”. Così invece ha parlato mister Thiago Motta, ai microfoni di DAZN, ha commentato il pareggio della Juventus (mette malinconia) nel derby di campionato contro il Torino.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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