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Andrea Berta e l’Atletico Madrid si sono detti addio. Chi prende il calciofilo bresciano fa un affare

Grande esperto di calcio, il diesse di Orzinuovi è nel mirino di parecchi club

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L’Atletico Madrid ha reso noto di aver risolto il contratto di Andrea Berta, direttore sportivo dal 2017 e figura centrale nella gestione tecnica, oltre che punto di riferimento per Diego Simeone. Questo il comunicato ufficiale: “Il club e Andrea Berta hanno raggiunto un accordo per la risoluzione del contratto. Questa decisione segna la fine di oltre un decennio di lavoro caratterizzato da buoni risultati sportivi e dalla crescita della società. L’arrivo di Berta all’Atlético Madrid avviene nel 2013, dal Genoa, quando entra nell’area Scouting Internazionale all’interno della Gestione Sportiva per occupare successivamente il ruolo di direttore tecnico del club. Nel 2017 ha assunto l’incarico di direttore sportivo, in sostituzione di José Luis Pérez Caminero, e diventando così il responsabile dell’area calcio professionistico. Nel periodo in cui Andrea Berta ha lavorato nel club, l’Atlético Madrid ha vinto una Copa del Rey (2013), due campionati (2013-14 e 2020-21), una Supercoppa spagnola (2014), una UEFA Europa League ( 2017-18) e una Supercoppa Europea (2018). Vogliamo ringraziare Andrea per il suo impegno, impegno e dedizione durante questi 11 anni e gli auguriamo il meglio per la sua nuova fase professionale”. Per Berta ora c’è l’ipotesi Premier League ( Manchester United), ma è un nome che potrebbe piacere anche alla Roma (affiancandolo a Claudio Ranieri direttore tecnico?), che a giugno dovrà ripartire quasi da zero. Ah … chi si affida ad Andrea Berta fa un affare. Scommettiamo? 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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