Ricordate? Il suo nome era stato inzialmente approvato come star del Capodanno di Roma. Poi la marcia indietro del Comune e del sindato Gualtieri: no a Tony Effe per via dei suoi testi “misogini e sessisti”. Tanti gli artisti che si sono schierati con il rapper, in nome della lotta a qualsiasi forma di censura: al netto del gusto, la libertà di esprimere qualsiasi forma di arte dovrebbe essere tutelata.
Enrico Ruggeri, invece, come hanno scritto quelli de Il Fatto Quotidiano, in merito, ha detto la sua aTvTalk, il programma di approndimento in onda il sabato dalle 15 su RaiTre: “Vogliamo essere onesti intellettualmente? Io dopo la seconda volta che ho parlato di Covid non sono andato in televisione per tre anni, tranne che da Bernardini qua su Rai 3. E nessuno, in quel caso, ha levato scudi. Perché quando annullano un concerto a Povia non succede niente? Perché non appartiene a una multinazionale come Morgan, o come me, e non ha un grande management dietro. In quel caso non ci sarebbe stata una possibilità di creare un blocco solidale. Allora, si può annullare un concerto a un cantante? Sì o no?”.
Stefano Mauri