Allora dapprima a cantarle a Fedez è stata Geppi Cucciari a “Splendida Cornice” con la sua versione della canzone “Quelli che benpensano”, insieme al suo creatore, Frankie hi-nrg, con un testo tutto nuovo che ha rifilato diversi riferimenti al rapper di Rozzano, come la vicenda degli Ultras e del generale Vannacci ospite nell’ultima puntata del suo podcast. Il filmato riprende il video storico del 1997 in cui Frankie hi-nrg era alla guida di un taxi. Poi, sulla versione On Line del Corriere della Sera, è arrivato il seguente editoriale: “Domanda: perché Carlo Conti, persona educata e di buon senso, ha invitato Fedez a Sanremo 2025? Censurare qualcuno è sbagliato; ma offrirgli un palcoscenico per far passare messaggi sbagliati è grave. Aiuterà gli ascolti? Forse. Ma a che prezzo?
Solo gli italiani d’antiquariato ricordano i tempi in cui la Rai voleva educare (il maestro Manzi, i primi telequiz, i documentari). Poi il servizio pubblico, al di là del dovere di informare, ha scelto una nuova missione: intrattenere.
Dubito che Fedez leggerà questa opinione: se accadesse, la risposta sarebbe sprezzante. Ma non è da lui che dobbiamo aspettarci comprensione. È la Rai che deve decidere cosa vuol essere e dove intende andare. I partiti politici che la occupano — da sempre — devono assumersi le proprie responsabilità. Non si può chiedere un’Italia migliore nei telegiornali ed esaltare l’Italia peggiore a Sanremo.
È giusto che il Festival apra alle nuove generazioni e alla loro musica. Il primo è stato Claudio Baglioni. Ero nella Giuria di Qualità (sic!) nel 2019 e ho votato con convinzione per Mahmood: “Soldi” era una bella canzone. Ma Fedez? Il problema non sono le cose che canta; sono le cose che fa e le persone che frequenta. Lo stesso vale per Emis Killa, Tony Effe e Guè Pequeno. Solo “Striscia la Notizia”. ha ricordato che il quartetto – sebbene non indagato – è nelle carte dell’inchiesta sui rapporti fra ‘ndrangheta e curve. La Rai? Distratta.
Molti sono convinti che la crescita delle bande giovanili abbia solo una spiegazione etnica. Parlate con polizia e carabinieri, vi diranno che il comun denominatore è un altro. Lo stesso che ha trasformato le curve degli stadi: l’aggressività orgogliosa, la cattiveria esibita, la strafottenza. Lo stile Fedez, insomma. E la Rai lo porta a Sanremo?” Così canto’, ehm… scrisse il giornalista, scrittore e opinionista cremasco Beppe Severgnini sul Corriere della Sera. E a Fedez staranno fischiando le orecchie, no?
Stefano Mauri