Emma Marrone
, 40 anni, per ora ha rinunciato all’idea di avere un figlio, ma non smetterà di far sentire la sua voce, sempre vicina a chi non ne ha, per smuovere le acque intorno a una situazione che andrebbe affrontata e modificate dalle istituzioni. In una bella intervista a Vanity Fair la Femme Fatale della musica italiana si è aperta, ricordando come, per colpa di un tumore alle ovaie da giovanissima si sia dovuta sottoporre a degli interventi per cui è stato necessario asportarle, ma ha ancora l’utero. “Il mio – ha dichiarato – “è il corpo di una donna che ha combattuto battaglie tremende e che è sopravvissuta”. Non guarirà mai, a dirlo è stata proprio la cantante: “Adesso sto bene, ma devo fare i controlli. Ho avuto un cancro recidivo: vivrò per sempre con la spada di Damocle sulla testa. Asportare l’utero? La recidiva potrebbe colpire un altro organo: ho tolto le ovaie ma l’utero l’ho tenuto”. Il desiderio di avere un figlio?: “In Italia devo rinunciarci per forza. Dovrei sottopormi alla procreazione medicalmente assistita, ma non ho un compagno, e quindi non posso”.
E non vuole pagare per la fecondazione eterologa: “Dovrei pagare. E non mi sembra corretto verso tutte le donne che sono nella mia stessa situazione e non possono permetterselo. Senza un marito non si può nemmeno adottare. Morale? Ci rinuncio finché non sarà possibile per tutte. Con i soldi si può accedere a tante cose, anche a cure migliori, e non è giusto. La mia battaglia per provare a cambiare le cose però continua”.
Ovviamente, dopo la sua intervista in molti hanno commentato le sue parole, ma non tutti hanno letto davvero quanto ha dichiarato e soprattutto alcuni hanno scritto affermazioni senza conoscere la storia di Marrone. Leggiamo quanto segue: “Cara Emma Marrone, ti stimo molto ma, per fare un figlio, c’è anche la vecchia maniera eh? Poi, se proprio vuoi diventare genitore e non hai un compagno si può pensare anche a un’adozione (ma non so se ci sono difficoltà)”. Ha scritto su X un uomo. “Caro tesoro bello, per la ‘vecchia maniera’ servono le ovaie che non ho. Vabbè dai, ma che te lo spiego a fare. Manco all’asilo”. Chapeau Emma sei stato sin troppo gentile.
Stefano Mauri