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Nella nebbia, la luce di Jonathan Kogasso, Campione d’Italia, Taf di pugilato

Dopo Parisi e Vincenzo Gigliotti Voghera ancora protagonista. I complimenti a Johnny di Silvano Usini

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E’ stata una grande serata pugilistica, quella tenutasi a Milano, sabato 16 novembre, all’Allianz Cloud, palcoscenico di TAF 7 – la 7º serata di grande boxe, targata the Art of fighting.E dopo la leggenda Giovanni Parisi (manca un sacco il fuoriclasse) e Vincenzo Gigliotti (mito della Noble Art), Voghera con Jonathan Kosasso ha un nuovo campione d’Italia nel pugilato. Opposto a Roberto Lizzi , tosto guerriero senza paura, Johnny non ha avuto vita facile, ma con la sua boxe solida, meritatamente ha vinto ai punti la cintura di’Italia nei pesi massimi leggeri: suoi i colpi migliori dell’incontro.
Lizzi era partito a mille, alla lunga ha pagato la sua generosità contro un Kogasso al massimo.

 

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A fine match, così ha parlato il campione: “Grazie al Congo, all’Italia, agli organizzatori di questo evento e al pubblico. Un grazie speciale lo dedico al mio maestro Vincenzo Gigliotti ma ha fatto imparare cosa è la boxe”. In tribuna era presente pure Silvano Usini, fuoriclasse della Noble art che fu, ecco il suo pensiero sulla seratona di grande sport: “Johnny ha vinto bene, poteva chiuderla prima, ma aveva di fronte un bel combattente. Ha talento e classe Johnny, quando impone il suo stile e la sua distanza all’avversario sul ring può raggiungere qualsiasi risultato”.

Jonathan Kogasso, nato a Kinshasa, nelle Repubblica Democratica del Congo, residente a Voghera, in una sera di nebbia ha acceso Milano di luce, col suo pugilato.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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