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Fedez tra la politica, “Rosalìa”, la voglia di Sanremo e Matteo Salvini

Il rapper sta vivendo un'estate bestiale, da single, tutta ... al massimo

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Ricordate? Come astutamente ha sottolineato la redazione di Vanity Fair, più o meno una quarantina di giorni fa, all’interno di una diretta Twitch con il Rosso diventata virale, Fedez (è appena uscito “Rosalìa”, il suo nuovo pezzo cantato con Taxi B) ha preso il suo smartphone, ha aperto la rubrica e ha chiamato Matteo Salvini, fingendo che la telefonata fosse partita per sbaglio e scatenando le risate dei presenti. Un siparietto al quale lo stesso ministro dei trasporti ha risposto con un video pubblicato sui suoi canali social, sottolineando che lui quel genere di scherzi ha smesso di farli quando aveva tredici anni”.

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Ebbene, pochi giorni fa, ecco una nuova boutade politica di Fedez, con una nuova live, con gli stessi protagonisti. Stavolta il Rosso è andato a trovare Fedez nella sua villa in Sardegna e, tra una domanda e l’altra, riesce il nome di Matteo Salvini: “Sì, parliamo di Salvini, così domani ha qualcosa da pubblicare, queste sono le priorità del paese, sei il ministro dei trasporti e non vuoi fare un bel post su Fedez? Non hai proprio nulla da fare. Io in politica tra dieci anni? No, forse tra quindici, direi dopo i cinquant’anni, come Berlusconi. Ritornerei a Sanremo. Un artista che comunque resterà a lungo? Difficile da dirsi, oggi è tutto veloce. Ultimo? Potrebbe essere”.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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