Arrigo Sacchi
, ex commissario tecnico della Nazionale, ha pubblicato un articolo per la Gazzetta dello Sport tornando alla finale di Pasadena tra Italia e Brasile, Usa 94. Quella dei rigori sbagliati da Roberto Baggio, Franco Baresi e Massaro: “Il fatto è che alla finale con il Brasile ci arrivammo in condizioni difficili. Fisicamente eravamo cotti, i giocatori non avevano più muscoli nelle gambe. Me lo dissero anche i medici e i massaggiatori: ‘Non c’è più niente da massaggiare…’. Nei giorni precedenti non ci allenammo. Tutta colpa della prima parte del torneo giocata sulla costa est degli Stati Uniti. Caldo afoso, umidità al cento per cento, temperatura mai sotto i trenta gradi, si doveva dormire con l’aria condizionata. Io l’avevo spiegato ai dirigenti della Federcalcio che bisognava cercare di andare a giocare sulla costa ovest, perché il clima era migliore. Niente da fare: decisero i politici, Giulio Andreotti in particolare. Volle che l’Italia fosse lì a est, dove c’era la più popolosa rappresentanza di emigrati. Matarrese, presidente della Federcalcio e democristiano della corrente andreottiana, non poté opporsi. Per farmi digerire la pillola mi dissero: ‘L’Italia avrà tanti tifosi a sostenerla’. Successe che sei mesi prima gli emigrati comprarono i biglietti e poi, forse, li rivendettero, perché alla prima partita contro l’Irlanda c’erano più irlandesi che italiani. In sostanza, pochi tifosi e tanto caldo. Percepivo che in Italia non tutto il Paese era schierato dalla nostra parte. Molti temevano che Berlusconi, appena diventato presidente del Consiglio, sfruttasse politicamente il nostro successo. I suoi avversari in Parlamento erano anche i nostri avversari, inutile negarlo. Questa era l’aria che si respirava e ne ho avuto conferma quando siamo rientrati in Italia. Quel risultato, un secondo posto, non è stato apprezzato come noi ci saremmo aspettati. La differenza tra la mia Italia del 1994 e l’Italia di Lippi del 2006 che ha vinto il titolo è in un rigore: Roberto Baggio lo sbaglia, Fabio Grosso lo segna”,
Per carità, Arrigo Sacchi ha conquistato il mondo col Milan, ha vinto e convinto, può scrivere e dire quel che vuole, non ha tutti i torti quando ripensa al suo Mondiale sfortunato, ma qualche errore l’ha fatto pure lui, durante il suo interregno da commissario tecnico azzurro, no? Detto ciò, rosicare è umano, ma se l’Italia nel 1994 non ha vinto la Coppa del Mondo non è solo colpa del rigore sbagliato da Baggio.
Stefano Mauri