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Davvero la Juve gioca male e non vince perchè “non ha qualità”?

Fabio Capello, capisce di calcio e sa come si vince. E in un'intervista ha difeso mister Massimiliano Allegri

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In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha parlato del difficile momento che sta attraversando la Juventus: “Il confronto con l’Inter, al di là dell’1-0 per i nerazzurri di San Siro, ha mostrato ai giocatori della Juventus la distanza tra le due squadre. C’è stato un contraccolpo, sono calati adrenalina e attenzione. La conseguenza è questo periodo negativo. La differenza tra quella Juve e questa che ha una media-punti da retrocessione, sono i gol presi. Non è che più attaccanti schieri e più gol realizzi. La squadra di Allegri fino a gennaio ha vinto molto e quasi sempre di “corto muso: 1-0, 2-1. Sono poche le volte in cui ha creato e segnato molto. Mentre nelle ultime 8 giornate, a parte lo 0-0 di domenica contro il Genoa, ha incassato molte reti, spesso anche due a partita. Questi sono i problemi veri: i gol subiti e la poca qualità. Non il tridente. Allegri non ha mica Mbappé o Vinicius in avanti per schierare tre punte…”. Già e se fosse proprio la mancanza di qualità a centrocampo (ma  non solo), il grosso problema bianconero? Intanto, domenica scorsa, nel dopo partita davanti alle telecamere, Massimiliano Allegri, al termine del match, pareggiato (0 a 0) col Genoa, ha ribadito con decisione di avere in mano il termometro della squadra. Ma il trainer livornese, in quest’ultimo periodo, ecco è nervoso e gradirebbe sapere dalla società, qualcosa in più sul suo futuro, un domani che oggi sembra comunque distate, per lui, da Torino.

Stefani Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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