Rino Casazza illustra il suo ultimo libro inchiesta sul caso di Liliana Resinovich, uno dei più intricati enigmi della cronaca nera degli ultimi anni
Il caso di Liliana Resinovich sembra uscito dalla penna di uno scrittore di gialli dell’epoca d’oro, in cui si architettavano, per gusto della sfida al lettore, enigmi sorprendenti e indecifrabili.
Il particolare, conosciuto da tutti, che la donna triestina al centro della vicenda sia stata ritrovata cadavere infilata dentro due sacchi della spazzatura, per di più in condizioni all’incerto confine tra morte naturale, suicidio e omicidio, ne è l’emblema.
In un giallo di Agatha Cristie, o Ellery Quenn la chiave per risolvere il caso starebbe, appunto, nella corretta interpretazione di questo dettaglio, ma fino ad oggi nessuno degli investigatori reali ha avuto il colpo di genio “letterario” per dargli un senso.
E certamente, almeno è quello che tutti pensano, non si possono rubricare quei due contenitori per l’immondizia come bizzarria insondabile su cui è vano arrovellarsi come con tutto quanto è governato dal caso o da “variabili nascoste”.
In “Liliana Resinovich. L’enigma di Trieste” ho cercato, innanzitutto di raccontare questa “storia gialla” nel suo svolgersi cronologico, anch’esso pieno di sorprese degne di una fiction, come ad esempio quella, divenuta subito popolarissima, dell’intreccio sentimentale che la sottende, con due uomini a contendersi la stessa donna.
Poi, ho cercato di riordinare i singoli fatti che compongono il puzzle, molti altrettanto strani o non agevolmente comprensibili sforzandomi di attenermi alla logica investigativa, quella fatta conoscere al grande pubblico da monumenti della narrativa poliziesca come Auguste Dupin e Sherlock Holmes, ma è lo strumento primario di ogni indagine criminale. E devo dire che molto spesso, almeno qui in Italia, ho dovuto riscontrare da parte della magistratura, inquirente e giudicante, carenze di impianto logico, sostituite da valutazioni opinabili frutto di un rigido e formalista approccio giuridico, che reca con sé il rischio di errori fatali.
Al termine di questo inquadramento complessivo della vicenda, ho elaborato un quadro delle possibili soluzioni secondo un ordine di probabilità poiché, allo stato degli atti siamo in grado di dire solo ciò che è verosimilmente accaduto, senza certezze assolute.
La parte finale del libro riporta l’ intervista ad un “addetto ai lavori” navigatissimo, il criminalista e criminologo forense Carmelo Lavorino, che ha contribuito a chiarire numerosi casi criminali in sede giudiziaria.
Lavorino ha analizzato acutamente, a distanza, il caso Resinovich, incanalandone la comprensione entro direttrici stringenti .Forte è il rimpianto che, nonostante abbia ufficialmente proposto, senza riscontro, di collaborare con gli inquirenti , non abbia potuto cimentarsi in un’indagine sul campo.
Soprattutto perché, come ribadisce nel libro, ha individuato sette attività investigative, finora mai tentate, che potrebbero contribuire a far luce sul mistero. E la possibilità di un “soggetto jolly” mai attenzionato.
Diventando, magari, lo “Sherlock Holmes” o, come lui preferisce l'”Auguste Dupin” della situazione.
Rino Casazza
La scheda del libro Liliana Resinovich – L’enigma di Trieste
Cos’è successo davvero a Liliana Resinovich, scomparsa da casa il 14 dicembre 2021 e ritrovata cadavere il 5 gennaio successivo? Fu un decesso naturale? Un suicidio? Un omicidio? E quando avvenne, esattamente? Ad oltre due anni dalla sua morte il mistero è ancora fitto. Rino Casazza mette insieme tutti i tasselli della vicenda, tra contraddizioni e discrasie, ipotizzando i vari scenari cui potremmo trovarci davanti. E il celebre criminologo Carmelo Lavorino, in una lunga intervista, prova a far luce sul caso.
Dall’intervista al criminologo Carmelo Lavorino:
“Nella scomparsa e morte di Liliana Resinovich potrebbe essere coinvolto un “soggetto jolly” ancora sconosciuto, che può fare parte di altri contesti, situazioni e moventi”
L’anteprima del libro Liliana Resinovich – L’enigma di Trieste su Il Giornale – guarda
L’introduzione al libro Liliana Resinovich – L’enigma di Trieste – guarda
L’autore
, giallista di lungo corso, ha pubblicato per Algama una serie di romanzi apocrifi su Sherlock Holmes, usciti anche per il mercato delle edicole. Autore di podcast sulla cronaca nera per il canale Youtube @frontedelblog, nel 2022 è stato autore di una controinchiesta sull’omicidio di Sarah Scazzi nel libro “Il delitto di Avetrana – Perché Sabrina Misseri e Cosima Serrano sono innocenti”, con la prefazione del professor Franco Coppi.
IL LIBRO LILIANA RESINOVICH – L’ENIGMA DI TRIESTE:
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PER APPROFONDIRE
Lo speciale su Fronte del Blog dedicato al caso di Liliana Resinovich – guardaGli approfondimenti video di Rino Casazza sul caso di Liliana Resinovich – guarda
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