Lasciata la politica (per ora?) il professore Carlo Cottarelli, economista (fondatore di InterSpac) di Cremona e grande tifoso dell’Inter e della Cremonese, ecco è tornato a parlare di azionariato popolare nel calcio e di questioni interiste…
Lo ha fatto ai microfoni di Tuttosport, confermando che l’attività è ancora in piedi: “Siamo in attesa che succeda qualcosa. Per il momento l’attuale proprietà dell’Inter non sembra interessata a una collaborazione con l’azionariato popolare. Quindi quello che può succedere è che o cambino idea, o che cambi la proprietà. Diciamo che dipende dalla situazione finanziaria, non tanto del club, ma di quello che sta a monte. Aspettiamo di vedere cosa accadrà”. Cottarelli si riferisce alla sua iniziativa, per il momento in stand by, denominata Interspac: una vera e propria mobilitazione, mai partita, di potenziali azionisti pronti a dare una mano, acquistando azioni, al sodalizio nerazzurro di Milano.
“Lei pensa davvero che la proprietà dell’Inter possa cambiare a breve?
La questione è – come sappiamo – che dovrà essere rimborsato un prestito obbligazionario rilevante entro maggio. Io non conosco la situazione finanziaria di Suning. Però è chiaro che quella influenzerà ovviamente le possibilità di rinnovare il prestito. E se non ci fosse questa possibilità, la conseguenza sarebbe che l’Inter dovrebbe essere venduta prima di quella scadenza. Se questo non avvenisse, dato che le azioni dell’Inter sono state date in pegno, si dovranno capire le intenzioni di Oaktree rispetto alla gestione del club. Un cambiamento è dunque possibile, ma ancora incerto. Nel caso, noi saremmo pronti a capire se la nuova proprietà possa essere interessata all’azionariato popolare. Le nostre risorse non potrebbero bastare per comprare l’Inter, sarebbe una collaborazione che potrebbe essere utile per abbattere il debito del club, facendo entrare come azionisti i tifosi nerazzurri”.
Stefano Mauri