Mister Massimiliano Allegri ha sfruttato l’intervista post-partita di Empoli-Juventus per parlare di come è cambiato in questa stagione il lavoro dello staff bianconero. Partendo dalla soddisfazione per la prestazione difensiva dei suoi capaci di vincere 2-0, e sottolineando la necessità di essere più incisivi in avanti, Max si è soffermato sulle cose che sono cambiate rispetto al recente passato, per una Juve più giovane.
E in questo scenario l’inserimento del nuovo collaboratore tecnico Magnanelli, si è rivelato azzeccato per Allegri che ha spiegato: “Francesco l’ho allenato e l’ho voluto nel nostro staff perché dà energia ed è bravo. Sono contento del suo arrivo come di tutti quelli dello staff.
L’intelligenza degli allenatori è capire la squadra a disposizione, se hai una pistola non puoi fare la guerra contro i carri armati. Da questo dipende come lavorare. Magari quest’anno abbiamo più giovani, con meno esperienza e qui bisogna correre. È molto… non dico che è molto semplice sennò dicono ‘che fare l’allenatore è semplice’, ricordate che le cose semplici sono le più difficili. Non possiamo fare altro, l’anno scorso eravamo arrivati terzi, c’è solo da migliorare con una squadra che è cresciuta, l’età si è abbassata e ci vuole pazienza. Ci sono squadre più attrezzate, come Inter, Napoli e Milan che devono vincere lo scudetto, noi dobbiamo arrivare nelle prime quattro e stare attaccati a loro. Noi facciamo un passetto alla volta e non dobbiamo perdere le caratteristiche di squadra. Essere a due punti dalla vetta è già una soddisfazione”.
Intanto, a margine del match di Empoli, dove purtroppo per l’ennesima volta Pogba è uscito malconcio, c’è un gesto molto bello che ha visto protagonista Federico Chiesa. L’attaccante della Juventus autore di un’ottima prestazione sul campo dell’Empoli, ha visto, mentre usciva dal campo per far posta a Kean un bambino in tribuna al quale ha prontamente regalato la maglietta. Indescrivibile la felicità del piccolo tifoso, il quale si è liberato con un pianto di gioia per il prezioso regalo ricevuto dal proprio idolo.
Stefano Mauri