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Mister Massimiliano Allegri: “L’intelligenza dell’allenatore è capire la squadra a disposizione”

Contro l'Empoli la Juve ha vinto grazie anche a una prova maiuscola di Federico Chiesa

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Mister Massimiliano Allegri ha sfruttato l’intervista post-partita di Empoli-Juventus per parlare di come è cambiato in questa stagione il lavoro dello staff bianconero. Partendo dalla soddisfazione per la prestazione difensiva dei suoi capaci di vincere 2-0, e sottolineando la necessità di essere più incisivi in avanti, Max si è soffermato sulle cose che sono cambiate rispetto al recente passato, per una Juve più giovane.

E in questo scenario l’inserimento del nuovo collaboratore tecnico  Magnanelli, si è rivelato azzeccato per Allegri che ha spiegato: “Francesco l’ho allenato e l’ho voluto nel nostro staff perché dà energia ed è bravo. Sono contento del suo arrivo come di tutti quelli dello staff.

L’intelligenza degli allenatori è capire la squadra a disposizione, se hai una pistola non puoi fare la guerra contro i carri armati. Da questo dipende come lavorare. Magari quest’anno abbiamo più giovani, con meno esperienza e qui bisogna correre. È molto… non dico che è molto semplice sennò dicono ‘che fare l’allenatore è semplice’, ricordate che le cose semplici sono le più difficili. Non possiamo fare altro, l’anno scorso eravamo arrivati terzi, c’è solo da migliorare con una squadra che è cresciuta, l’età si è abbassata e ci vuole pazienza. Ci sono squadre più attrezzate, come Inter, Napoli e Milan che devono vincere lo scudetto, noi dobbiamo arrivare nelle prime quattro e stare attaccati a loro. Noi facciamo un passetto alla volta e non dobbiamo perdere le caratteristiche di squadra. Essere a due punti dalla vetta è già una soddisfazione”.

Intanto, a margine del match di Empoli, dove purtroppo per l’ennesima volta Pogba è uscito malconcio, c’è un gesto molto bello che ha visto protagonista Federico Chiesa. L’attaccante della Juventus autore di un’ottima prestazione sul campo dell’Empoli, ha visto, mentre usciva dal campo per far posta a Kean un bambino in tribuna al quale ha prontamente regalato la maglietta. Indescrivibile la felicità del piccolo tifoso, il quale si è liberato con un pianto di gioia per il prezioso regalo ricevuto dal proprio idolo.

 

Stefano Mauri  

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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