Da una settimana è cominciata l’imbarazzante corsa a portare, più o meno apertamente, il generale dell’esercito Roberto Vannacci dalla propria parte. È bastato il clamoroso successo del suo libro autoprodotto su Amazon, “Il mondo al contrario”, per mostrare la siderale distanza tra Paese legale e Paese reale.
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Il volume mette al centro i paradossi dell’Italia odierna, tentando di appigliarsi al buon senso: «Quando gli occupanti abusivi delle abitazioni – scrive il generale – prevalgono sui legittimi proprietari; quando si spende più per un immigrato irregolare che per una pensione minima di un connazionale; quando la difesa contro il delinquente che entra in casa viene messa sotto processo; quando veniamo obbligati ad adottare stringenti misure antinquinamento; quando definirsi padre o madre diventa discriminatorio. Molti chiamano questo Civiltà e Progresso. Ecco, questo libro è dedicato a tutti gli altri».
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E ancora: «Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività. I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy».
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Sul cambiamento climatico: «Il clima è sempre cambiato, dall’origine della Terra, e tutti gli esseri viventi si sono adattati a questi mutamenti oppure si sono estinti. Il clima continuerà a cambiare, lo sanno tutti, basta aprire gli occhi». Sulle alluvioni dovute alle piogge: «Prima erano spalmate in maniera quasi omogenea, adesso, dopo mesi di siccità in 96 ore cade l’acqua che prima veniva giù in sei mesi. Questo avviene ormai da minimo un ventennio ma gli invasi per trattenere l’acqua piovana e le dighe per regolare il flusso dei fiumi e dei torrenti non le abbiamo realizzate».
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Il generale cita il caso dell’Emilia Romagna e degli invasi che l’avrebbero salvata dai danni dell’alluvione, ma «ogni progetto viene ostacolato dai verdi, dagli ambientalisti, dagli amanti degli animali, dagli eco-ansiosi, dai progressisti, dai sostenitori delle trote e delle anguille, dai protettori delle lontre e dai fanatici della legge sulla restaurazione della Natura».
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Certo, la frase che più ha fatto discutere, ovvero «cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!» non si può sentire, ma la provocazione viene fatta sull’argomento delle adozioni da parte degli omosessuali, su cui è aperto da una vita il dibattito. E quanto segue non fa una piega: «Si aggiungono i movimenti lgbtq+ che introducono il concetto di fluidità sessuale, di percezione del sesso e di transgender e che classificano come famiglia l’unione tra due persone di sesso uguale o, non importa quale sesso, anzi, il sesso non esiste è solo una percezione!»
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La “percezione” del sesso, raccontano le cronache, è perfino diventata legge in Spagna: e ad un detenuto di Alicante pare sia bastato dichiararsi donna per farsi spostare nella sezione femminile e mettere incinta la compagna di cella. Era già successo un fatto simile in Gran Bretagna, con il tizio in questione, col nuovo nome femminile di Karen White, che aveva violentato due detenute: l’aggravante grottesca sta nel fatto che era dentro come stupratore seriale.
Morale: nel “mondo al contrario” il generale è stato sollevato dal suo ultimo incarico. Al Pd, sempre più lontano dalla realtà, non bastava. Forse sperava in una crocifissione in sala mensa. Tutti gli altri politici, fiutato il consenso che ha ottenuto, fanno a gara per accaparrarselo nello stile di “Vota Antonio! Vota Antonio” del Totò de “Gli onorevoli”.
Secondo Marco Rizzo, estrema sinistra, e Gianni Alemanno, estrema destra, il vero motivo della destituzione sta nel fatto che il generale ha presentato due esposti per gravi e ripetute omissioni sul contingente italiano costretto a usare armi con l’uranio impoverito nelle sue missioni estere, cosa che comportò, secondo l’Associazione Nazionale Vittime dell’uranio impoverito «250 sentenze di condanna nei confronti del Ministero della Difesa». Di certo le armi all’uranio impoverito si usano ancora. Quando, a giugno, il Wall Street Journal ha annunciato che Washington le avrebbe fornite a Kiev, in Italia governo e opposizione hanno fatto scena muta.