Serena Mollicone, i sindaci di Arce e Cassino partecipano alla presentazione di un libro colpevolista contro la famiglia Mottola, che però è stata assolta. L’intervento su Fronte del Blog del criminologo Carmelo Lavorino, consulente della difesa
I sindaci di Arce e di Cassino hanno presenziato al tavolo dei relatori in occasione della presentazione di un libro sull’omicidio di Serena Mollicone scritto da un avvocato e da una consulente della parte civile. Un libro molto inopportuno, chiaramente colpevolista nei confronti della famiglia Mottola (però assolta in primo grado dalla Corte d’Assise di Cassino). Il libro – basato sui sospetti senza prove, sulla declaratoria della “non scienza”, su congetture senza costrutto basate sul nulla – pubblicizza un impianto accusatorio perdente, sconclusionato e illogico, tanto che è stato confutato e demolito dalla Difesa dei Mottola.
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La presenza dei due sindaci la riteniamo (1) inopportuna in quanto non rispettosa del principio di presunzione d’innocenza sancito dalla Costituzione, (2) dichiaratamente di parte perché non rispettosa del detto “non fare due pesi e due misure” in quanto i suddetti non hanno precedentemente presenziato alla presentazione del Pool di Difesa dei Mottola Il Giallo Di Arce – Omicidio Serena Mollicone.
Il Giallo di Arce – Omicidio Serena Mollicone: La Super-consulenza e la Super-difesa che hanno fatto assolvere la famiglia Mottola e impedito un terribile errore giudiziario.
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Fra le tante imprecisioni e forzature riportate ne segnaliamo una in particolare, che il maresciallo Mottola prima del processo avrebbe dichiarato di avere dato il “famoso pugno alla porta” sferrando un pugno diretto, per poi contraddirsi nel processo dichiarando di averlo sferrato con la parte inferiore lato mignolo detta anche “martello di ferro”.
Ebbene, mai il maresciallo Mottola ha dichiarato quanto falsamente riportato sul “pugno diretto”: i processi si fanno con serietà senza propalare pubblicamente inesattezze e forzature per suggestionare i giudici, per farsi immeritata pubblicità e cercare consensi alla tesi accusatoria.
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Ricordiamo al sindaco di Arce due aspetti molto importanti: (1) che prima facemmo assolvere Carmine Belli carrozziere di Arce e poi i carabinieri della Caserma di Arce, così togliendo lo stigma della vergogna alla città di Arce, (2) che noi cerchiamo il vero assassino di serena, non quello scelto dai “cacciatori col carniere vuoto” cercatori di vanagloria e improbabili vittorie.
Carmelo Lavorino
SERENA MOLLICONE, L’INTERVENTO VIDEO DI CARMELO LAVORINO: