Cristiano Giuntoli
, il nuovo Direttore Generale bianconero, il vero erede di Beppe Marotta (la bella Juve di Andrea Agnelli finì nell’estate 2018, allorquando l’attuale plenipotenziario dell’Inter fu ‘licenziato’) nell’organigramma juventino è atteso a Torino per la metà di questa settimana. E la nuova Juventus è pronta a prendere forma. Già, salvo nuovi colpi di scena, questione di giorni e la Vecchia Signora assumerà una nuova fisionomia. La svolta è arrivata lo scorso venerdì, quando il dirigente toscano e il Napoli hanno annunciato la risoluzione consensuale del contratto valido fino al 2024. Il semaforo verde è quindi giunto il 30 giugno e l’ormai ex architetto azzurro è libero di iniziare l’avventura quinquennale con la Juve.
Intanto, Manna, direttore sportivo giovane, appassionato, brillante e propositivo, ovviamente in stretto contatto col suo capo, sta già lavorando da settimane per allestire una rosa all’altezza del blasone bianconero.
Perché è importante, anzi, importantissimo, l’avvento di Giuntoli? Per tagliare veramente i ponti con l’interregno Fabio Paratici (è un talent scout straordinario, ma il lavoro del general manager è diverso), poiché serve una figura simile a quella di Marotta (e il calciofilo toscano a modo suo lo è), soprattutto per irrobustire la struttura societaria juventina, consentendo a Calvo di occuparsi di altre questioni insieme all’uomo dei conti Scanavino.
Stefano Mauri