Già, intervistato da Radio Bianconera, l’allenatore – opinionista Giovanni Galeone, maestro calcistico di mister Max Allegri, si è soffermato sul mercato della Juventus: “Piaceva da una vita ad Allegri. Io pensavo fosse un grande affare, ma i primi anni non ha reso. Quest’anno ha fatto vedere tutte le sue qualità. Ora se prende anche l’altro mio pupillo, Milinkovic-Savic, fa una metà campo strepitosa, anche con un Pogba a metà servizio. Del serbo gliene parlo da anni ad Allegri, ha sempre segnato molto, è un giocatore formidabile, ti dà una mano dietro e davanti, ha qualità tecniche e alza il livello della squadra. Tutti pensano che per forza debba esserci un regista in mezzo, però si vedono anche squadre europee tranquillamente senza regista centrale, vedi il City. Con quei tre quindi vedrei davvero un gran bel centrocampo. L’attacco per il 4-3-3? Penso che la Juventus qualche giocatore lo dovrà vendere e chi ha mercato sono Vlahovic e Chiesa, e credo entrambi andranno via. Non è facile trovare il centravanti adesso, Milik può essere una buonissima riserva ma ci vuole uno che faccia 20 gol lì davanti poi. Per aggiustare deve vendere, sennò non si può fare nulla ora. Guardate Napoli, Milan, Inter, le società non si muovono più se non incassano”.
Intanto c’è fermento in merito all’arrivo del nuovo general manager, ex Napoli, Cristiano Giuntoli, il quale dovrebbe sbarcare ufficialmente a Torino, dove troverà il suo braccio destro Manna, il prossimo weekend, con un contratto quinquennale e l’impegno di rendere subito competitiva la squadra bianconera. Prima, però, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, deve contenere i costi. Chi partirà per fare cassa? Il nome caldo in è quello diDusan Vlahovic, che attira le mire di Atletico Madrid, Chelsea e Bayern Monaco. Chi offre di più? Intanto Giuntoli tesse la tela per individuare il suo sostituto e in tal senso piace Rasmus Hojlund, punta intrigante dell’Atalanta. E c’è interesse nei confronti di Castagne, un altro giocatore messosi in luce nell’Atalanta e ora in forza al Leicester.
Stefano Mauri