L’eredità pesante di Gianluca Vialli è viva, ricca, presente. A Coverciano, nei corridoi della casa della Nazionale, dentro allo spogliatoio azzurro, nel cuore e nella testa di chi lo ha vissuto come un fratello e di chi lo ha ascoltato come un padre: l’Italia alla prima senza Luca non è pronta, ma deve esserlo.
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Prima del match tra Italia e Inghilterra al Maradona di Napoli, ecco accadrà qualcosa di speciale, seppur in modo elegante e quasi silenzioso nello stile di chi non c’è più: un gioco di luci formerà la sagoma di Vialli, la scritta “Luca azzurro per sempre” verrà inserita nella parte interna della maglia della Nazionale, la squadra inglese si unirà al dolce ricordo.
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E il commissario tecnico azzurro Roberto Mancini, amico fraterno di Vialli, così ha ricordato StradiVialli da Cremona: “Non è facile, non lo sarà mai, al gruppo, ho detto di far vivere i suoi insegnamenti, di portarli sempre con noi. Luca aveva uno spazio dentro alla squadra prezioso, molto: sapeva come parlare e sapeva farsi ascoltare.”
Già, non sarà una partita come tutte le altre quella del 23 marzo a Napule.
Stefano Mauri