Torna l’appuntamento di Giallo Berico, la rassegna cinematografia dedicata al thriller, ma anche alla cronaca nera.Numerosi gli ospiti della rassegna, tra cui il celebre maestro dell’horror Lamberto BavaPer la cronaca nera si parlerà del Mostro di Udine, ritenuto responsabile di 9 delitti, il serial killer mai acciuffato che terrorizzò il Friuli per due decenni. A Giallo Berico parlerà il regista della docu-fiction dedicata al caso e andata in onda su Crime+Investigation. E un detective dell’epoca.Quattro film maledetti e lo strano caso del vampiro dei Carpazi – GUARDA
Ponte di Barbarano (VI) – Sarà una giornata molto intensa il 18 febbraio 2023, sulle colline vicentine. Nella Sala Maggiore di Ponte di Barbarano andrà infatti in scena il secondo appuntamento (terzo considerando l’edizione estiva) con Giallo Berico, la rassegna cinematografica dedicata al thriller e all’horror, con una finestra sulla cronaca nera.
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Lo organizza la Shatter Edizioni e non mancheranno presentazioni di libri e uno stand sull’editoria. «Giallo Berico nasce dalla volontà di Shatter Edizioni di portare in un’area, quella berica, un evento unico nel suo genere, capace di mixare sotto l’etichetta “giallo” cronaca nera e finzione. Una sfida questa, e nella quale quasi nessuno credeva, che sin dalla prima edizione ha fatto balzare sotto i riflettori la manifestazione, che ricordo è a ingresso libero.
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Ma il merito è soprattutto dei numerosi e prestigiosi ospiti, senza i quali non saremmo qui a parlarne. Obiettivo è guardare ora sempre più lontano, oltre confine, perché il terrore non conosce limiti e chissà che, all’ombra dei colli berici, non possano arrivare ospiti da altre parti del mondo…»
Sono le parole del direttore artistico Nico Parente, fondatore di Shatter. Lo abbiamo incontrato per farci spiegare di più sul nuovo appuntamento.
«Per la seconda edizione, che segue la Summer Edition, tenutasi lo scorso giugno e che ha visto partecipi, tra gli altri, il giallista Rino Casazza, il giornalista investigativo Edoardo Montolli e lo sceneggiatore Antonio Tentori, Giallo Berico ha voluto rendere omaggio a due maestri indiscussi del terrore italiano: Dario Argento e Lamberto Bava.
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Argento già dalla prima edizione è stato omaggiato attraverso la proiezione del suo film, per anni ritirato dal mercato, 4 mosche di velluto grigio; quest’anno, invece, il focus “Giallo Argento” vedrà al centro il suo thriller più sanguinario: Tenebre, pellicola alla quale Shatter Edizioni ha dedicato un volume di recente uscita, in occasione del quarantennale, a firma del critico Roberto Lasagna e dello sceneggiatore e saggista Antonio Tentori, protagonisti della sezione speciale. Ospite d’eccezione, direttamente dal set del film, sarà poi l’attrice Mirella D’Angelo, volto iconico che, nel corso dell’incontro, moderato da Anton Giulio Mancino, riporterà al pubblico aneddoti e ricordi dal set del censuratissimo thriller argentiano».
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Parliamo di Bava.
«Se c’è un nome nel mondo che, come Argento, rappresenta il cinema di genere italiano, è certamente quello di Lamberto Bava. Figlio del pioniere indiscusso del cinema del terrore, Mario, Lamberto Bava, che nel corso della sua carriera, tra grande e piccolo schermo, ha firmato capolavori dell’horror, del giallo e del fantastico (la saga Dèmoni, La casa con la scala nel buio, Macabro, Fantaghirò, Body Puzzle, per citarne alcuni), è uno di quei nomi che ogni patito del brivido deve conoscere e ammirare.
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Ecco perché lo abbiamo fortemente voluto quale ospite d’eccezione di questa seconda edizione. Per omaggiarlo, abbiamo optato per la proiezione del documentario dedicato al suo cinema, Bava Puzzle, a firma di Paola Settimini, anch’essa ospite della manifestazione e del suo inquietante thriller ad alta tensione Body Puzzle».
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Dopo aver affrontato il caso del Mostro di Firenze con il documentarista Paolo Cochi, una finestra verrà dedicata ad un altro serial killer mai acciuffato.
«Sì. Daremo spazio anche a un cold-case e, per l’occasione, abbiamo puntato sul Mostro di Udine. La scelta è stata dettata dal fatto che, contrariamente a quello di Firenze, il serial killer che ha terrorizzato il Friuli, nonostante una scia di sangue non da meno e nonostante l’attenzione mediatica dedicatagli anche grazie all’omonima serie a firma di Matteo Lena, è comunque ancora poco noto al grande pubblico.
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Soprattutto a quello più giovane e al quale la manifestazione guarda per far scoprire e riscoprire fatti di sangue che non meritano di essere dimenticati. Matteo sarà ospite della manifestazione insieme all’ex carabiniere Edi Sanson, all’epoca dei fatti in servizio presso il nucleo investigativo di Udine».
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