Alla vigilia di Capodanno, nuovi bombardamenti nei pressi della centrale di Zaporizhzhia. A Kiev coprifuoco dalle 23 alle 5. Putin manda gli auguri di buon anno solo a Silvio Berlusconi
L’Aiea denuncia forti esplosioni vicino alla centrale di Zaporizhzhia. Ma le bombe colpiscono anche Belgorod, in Russia. Il rabbino capo di Mosca in esilio: “Ebrei lasciate il Paese”. Capodanno con coprifuoco a Kiev: vietati anche i fuochi d’artificio. Putin loda le relazioni commerciali “da record” con Pechino, ricorda Pelé e manda gli auguri, in Occidente, solo a Silvio Berlusconi.
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CAPODANNO CON COPRIFUOCO
Gli attacchi del Cremlino non si fermano: ma quelli avvenuti la notte scorsa sono andati a vuoto: 16 droni Shahed-131/136 di fabbricazione iraniana sono stati infatti abbattuti dalla contraerea. Sette erano diretti su Kiev. Riporta l’esercito: “I droni nemici di fabbricazione iraniana sono stati distrutti dai combattenti dei comandi aerei Est e Centro, nonché da unità di difesa aerea di altri componenti delle Forze di difesa dell’Ucraina”. L’Aiea denuncia forti esplosioni nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia. E gli ucraini non possono abbassare la guardia: nella capitale resta il coprifuoco dalle 23 alle 5, con il divieto di sparare fuochi d’artificio e l’indicazione a raggiungere i rifugi più vicini in caso di allarme aereo.
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Pinchas Goldschmidt, rabbino capo di Mosca in esilio da luglio, invita intanto gli ebrei a lasciare la Russia prima che vengano additati come capri espiatori per la crisi che, si dice certo, si abbatterà sul Paese a causa dell’invasione. La controffensiva libera il villaggio di Novoselivske, nel Lugansk. E porta un altro attacco in territorio russo, colpendo una fabbrica nella città di Shebekin, nella regione di Belgorod. Lo riferisce il governatore Vyacheslav Gladkov: “Non ci sono vittime. I proiettili hanno colpito l’area di un’impresa industriale: le finestre sono rotte, la recinzione è danneggiata”.
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LE PAROLE DI ZELENSKY
Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il premier greco Kyriakos Mitsotakis, ringraziandolo per il sostegno. Poi ha tenuto una riunione con i vertici militari. Riferisce il suo servizio stampa: “Sono stati ascoltati rapporti sulla situazione operativa al fronte e possibili azioni del nemico nell’immediato futuro. I partecipanti all’incontro si sono concentrati sulla fornitura di armi e mezzi per le unità impegnate nei punti più caldi”.
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Nel consueto messaggio serale, il leader ucraino fa il punto della situazione: “La chiave è la regione di Donetsk e Lugansk. Il nostro Donbass, dove continuano le battaglie più feroci. Bakhmut, Soledar, Kreminna… Manteniamo le nostre posizioni. Ci sono anche aree del fronte dove stiamo lentamente avanzando”. E ancora: “Quest’anno non solo abbiamo mantenuto le nostre difese aeree, ma le abbiamo rese più forti che mai. Nel 2023 la difesa aerea ucraina diventerà più forte ed efficace”.
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GLI AUGURI DI PUTIN
Il Cremlino comunica che Vladimir Putin non invierà gli auguri di buon anno a Joe Biden, Olaf Scholz, Emmanuel Macron, Giorgia Meloni e agli altri leader dei Paesi “ostili”. Lo precisa il portavoce Dimitri Peskov: “No, non lo farà. Queste nostre controparti non inviano loro stesse congratulazioni. In realtà non abbiamo contatti con loro ora. E date le azioni ostili che intraprendono su base continuativa, il presidente non si congratulerà con loro”.
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Tra i leader europei Putin ha esteso i propri auguri a Silvio Berlusconi, unico occidentale, poi a Viktor Orban e al presidente serbo Aleksandar Vucic. Ma anche all’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroder, già al centro di forti polemiche per la sua vicinanza a Mosca. Putin ha poi inviato un telegramma di cordoglio a Jair Bolsonaro per la morte di Pelé: “Grazie al suo talento, le sue qualità uniche, un modo di giocare bellissimo e affascinante, il calcio è diventato lo sport preferito da milioni di persone, anche in Russia. Edson Arantes do Nascimento era un figlio eccezionale del popolo brasiliano. Ho avuto la fortuna di incontrare quest’uomo eccezionale e conserverò per sempre il miglior ricordo di lui”.
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Soprattutto, il presidente di Mosca ha intrattenuto un colloquio con il leader cinese Xi Jinping, esaltando i livelli record raggiunti dai rapporti commerciali con Pechino: “Nonostante l’ambiente esterno sfavorevole, le restrizioni illegittime e il ricatto diretto di alcuni Paesi occidentali, Russia e Cina sono riuscite a garantire tassi record di crescita del fatturato commerciale reciproco”.
Il fatturato commerciale “è aumentato di circa il 25%” e i due capi di Stato sperano “di raggiungere il livello auspicato di 200 miliardi di dollari entro il 2024. Nel periodo gennaio-novembre il fatturato commerciale è cresciuto del 36% raggiungendo i 6 miliardi di dollari”. Da parte sua la Cina è pronta al ripristino graduale dei traffici transfrontalieri con la Russia. Quanto al conflitto, dichiara Xi Jinping: “Abbiamo sottolineato il fatto che la parte russa non ha mai escluso la possibilità di risolvere il conflitto in Ucraina attraverso colloqui diplomatici. La Cina accoglie con favore tale posizione. Tuttavia, non bisogna rallentare gli sforzi, la pace alla fine arriverà”.
Da Oggi.it