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È una Juve molle, sbagliata e tutta da rifare quella che ha perso col Benfica

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Esonero di Allegri alla Juve? Il tecnico rischia, ma per dirla all’Arrivabene, chi pagherà lo stipendio al sostituto?

 

Bruttina, timida, molle, senza personalità, portata a perdersi dopo un quarto d’ora di gioco, costruita con poco studio, incapace di reagire: questa brutta Juve perde pure in casa col Benfica per 2 reti a 1 e le qualificazioni alla Champions da scontri diretti è già a rischio. Prima del match era successa una cosa tra il simpatico e il paradossale …

“Poi lo paghi tu quello che arriva”… Così, per allentare la tensione e portare leggerezza, ecco ha risposto l’amministratore delegato della Juventus, Maurizio Arrivabene, a un tifoso che gli chiedeva di un possibile esonero di Massimiliano Allegri. Arrivabene, al termine del pranzo Uefa in vista della partita di Champions League che la Juventus ha giocato contro il Benfica, non si è sottratto a firmare autografi e a scattare selfie insieme ai sostenitori bianconeri.

Dopo il pareggio 2-2 contro la Salernitana – cui hanno fatto seguito le polemiche relative all’annullamento del gol del 3-2 di Milik da parte dell’arbitro Marcenaro – molti tifosi hanno manifestato il proprio disappunto per la scelte di Allegri, tanto che su Twitter è diventato virale l’hashtag #AllegriOut.

E il Ko di Champions League non migliora le cose: per carità la Juve ha iniziato a perdersi nel 2018, cacciando il direttore generale Marotta (Nedved e Paratici andavano allontanati, non Beppe Marotta) ma mister Allegri (e dimettersi?), col suo ricco (per lui) sopravvalutato (dai media) ritorno, mah forse ci ha sin qui capito ben poco e il suo apporto non si è mai visto. Meriterebbe tuttavia di essere affiancato da dirigenti più sul pezzo e meno dispendiosi: il ciclo di Agnelli è finito, servirebbero altri attori è una nuova storia. 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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