Mister Max Allegri, ok non sarà portatore di bel giuoco, ma sa allenare e sa il fatto suo. No non è lui il problema della Juve
Qual è quindi il patema principale della Juve? Siamo ancora fermi all’autunno del 2018 in tal senso, considerando che l’uscita di scena dell’ex general manager Marotta, oggi Deus Ex Machina dell’Inter, beh non è mai stata compensata.
Fabio Paratici? L’ex direttore sportivo è e resta un ottimo talent scout, ma dirigere un club non è la stessa cosa. Il suo sostituto Cherubini? Bravo calciofilo, ma non è un manager globale.
A questo giro tra le altre cose, la missione in Champions League si fa ancora più delicata per la Juventus dopo le previsioni di un deficit da 250 milioni di euro nel bilancio chiuso lo scorso 30 giugno. Il forte passivo era stato previsto dal club, che in questi mesi ha accelerato l’opera di risanamento con un mercato dove è stato registrato un attivo di 30 milioni di euro e un taglio di 20 milioni sul monte ingaggi.
La situazione per peggiora rispetto allo scorso anno, quando il rosso fu di 210 milioni: la stima resa nota da Exor prevede perdite per 132 milioni nel secondo semestre dopo i 119 dei primi 6. Per questo, come sottolinea La Stampa, fare bene in Champions League è quasi obbligatorio: concludere il girone nel migliore dei modi in totale frutterebbe almeno 70 milioni. Questo se non arriveranno autofinanziamenti interni, naturalmente.
Ma tornando al discorso iniziale, c’è una persona in grado, finalmente, di prendere il posto del Marotta a Torino?
Sì e risponde al nome di Cristiano Giuntoli, bravissimo Dg del Napoli noto, nell’ ambiente calcistico, per le sue grandi competenze e per l abilità nell’ acquistare e vendere giocatori, riuscendo ad allestire squadre molto competitive senza svenarsi dal punto di vista economico.
In questi anni, i tifosi del Napoli hanno imparato ad apprezzare le sue grandi doti di manager sportivo e, sotto l’ombra del Vesuvio, sono arrivati campioni importanti che hanno portato la compagine partenopea a livelli molto alti. Basti pensare ad Osimhen, Anguissa, Simeone, e giovani di prospettiva importanti che già si sono messi in mostra in questo inizio di campionato come Kvarathskelia.
Giuntoli opera sul mercato nazionale ed internazionali attraverso una rete di collaboratori e osservatori scelti da lui stesso, che lo tengono continuamente aggiornato sui campioni in erba che emergono in ogni parte del mondo,
Perché la Vecchia Signora non punta su di lui affiancandolo all’amministratore delegato Arrivabene e ad un nuovo vicepresidente operativo (Nedved che contribuiti ha apportato alla causa?) tipo Marchisio?
Stefano Mauri