Ha un modo di comunicare chiaro, diretto e tutto suo Maurizio Arrivabene, grande lavoratore (dote tipica dei bresciani come lui), juventino vero, addetto ai conti della Juventus, in buoni rapporti tanto con John Elkann, quanto con Andrea Agnelli.
Sa il fatto suo Arrivabene e conosce lo sport. Ah … quando parla non è mai banale. E sa pure bluffare, l’amministratore delegato della Juve, colui il quale, con Nedved, Cherubini e Calvo ha il compito di rilanciare le quote bianconere…
“Spesso mi si confonde con il direttore sportivo, ma chiariamo che non sono un direttore sportivo e nemmeno penso di avere le competenze per farlo, quello è Federico Cherubini – spiega a Tuttosport – Io faccio l’Ad, il calcio è un sistema molto complesso. Sono sincero: pensavo che fosse più semplice da fuori, anche perché a differenza dall’ultimo lavoro che ho fatto (alla Ferrari, ndr), in definitiva ho a che fare con esseri umani, ‘macchine’ infidamente più complesse di un motore”.
Così parlò coi media tempo fa il bravo Arrivabene, il quale, il penultimo giovedì di un caldissimo mese di luglio, a Milano, dopo l’assemblea di Lega invece ha detto quanto segue ai numerosi giornalisti presenti: “C’è soddisfazione per aver soffiato Bremer all’Inter, anche per i tifosi? Non è una questione di soffiare. il mercato è aperto e una società fa quello che deve fare. Lavorate per riportare Morata ad Allegri? No, nessuna novità”.
Sottotraccia comunque, gli addetti al mercato juventino lavorano per riportare Morata a Torino, ma a costi ragionevoli. Nel mirino pure un centrocampista, un laterale difensivo e, se partiranno Rugani e Kean un difensore è una punta. Rabiot, Ramsey e Arthur sono in uscita.
Stefano Mauri