C’è ancora sconcerto per l’incidente mortale sull’A7, causato dalla guida in contromano del 46enne Giuseppe Maria Garavaglia. Gli inquirenti stanno cercando di capire se assumesse farmaci che potessero averlo mandato in confusione. Ma si possono prevenire episodi del genere?
L’avvocato Domenico Musicco, presidente di AVISL ONLUS (Associazione delle Vittime di Incidenti Stradali, sul Lavoro e malasanità) commenta:
«Purtroppo gli incidenti che avvengono per guida in contromano non costituiscono fatti isolati. Nel 2021 se ne sono verificati, tra strade e autostrade, 119, con la morte di 21 persone. Se si esclude la pandemia, il trend appare addirittura in crescita. Le cause sono diverse. Talvolta la segnaletica agli svincoli può non essere chiarissima e può ingenerare errori».
I CONTROLLI MANCANTI
«Ma soprattutto, quando questi capitano, o sono dovuti ad esempio alla confusione di chi si è messo alla guida ubriaco o drogato, purtroppo mancano i controlli. Sull’intera A1, l’autostrada più lunga, ci sono un pugno di pattuglie della stradale. Ed è chiaro che non possano fare alcuna prevenzione, ma solo constatare gli incidenti già avvenuti. Contiamo un milione di controlli alcolemici sulle strade contro i dieci della Germania. Per evitare tragedie del genere serve un serio ripensamento dell’intera politica di controllo del traffico. Altrimenti episodi come questo continueranno a ripetersi».