Andrea Agnelli parla di Allegri, Vlahovic e del mancato rinnovo a Paulo Dybala: “Paulo è un grande giocatore, le decisioni sono figlie dei momenti”
Come mai la Juventus non ha rinnovato il contratto di Paulo Dybala? La risposta è arrivata direttamente dal presidente Andrea Agnelli, avvistato e intervistato a Milano, a margine di un evento organizzato dal giornale Il Foglio:
“Paulo è un grande giocatore, le decisioni sono figlie dei momenti. A dicembre avrei detto che Vlahovic sarebbe stato impossibile. A gennaio pensavo sarebbe stato estremamente difficile: la Fiorentina stava giocando molto bene, stava competendo e fino a due gare fa poteva ambire alla Champions League. Pensavo potessimo giungere a un accordo ma non credevo al trasferimento”.
“Le risorse sono limitate, devi decidere dove investire. Abbiamo Dusan, De Ligt, Locatelli, Chiesa. C’è un ringiovanimento e confermo le parole di Arrivabene: fare un’offerta non consona a Paulo non sarebbe stato giusto per la Juventus e per il ragazzo. A 29-30 anni deve trovare il suo ultimo passaggio”.
L’ironia social della Pergolettese sul non gioco della Juventus di Allegri – GUARDA
Il numero uno juventino ha inoltre confermato mister Massimiliano Allegri:
“Per me il progetto Max è valido, con Lapo scherziamo: interviene con delle battute interessanti. Cosa ha riportato Allegri? Uno dei principali obiettivi era riportare solidità. La gara con l’Inter ci fa rimpiangere di non aver vinto lo Scudetto, non essere felici del percorso è difficile. Abbiamo un percorso di lungo periodo, ci conosciamo con Cherubini, Nedved, con lo staff e sappiamo quel che vogliamo ottenere”.
“Avere rimpianti è di buon auspicio verso l’anno prossimo. Giorgio Chiellini ha detto che ha un paio di riflessioni da fare a casa e in società. Ora pensiamo a chiudere bene la stagione, alla finale di Coppa Italia e dopo faremo le riflessioni del caso. Giorgio ha il posto in società da qualche anno, deve solo decidere quando”.
“Abbiamo assistito a una gara straordinaria tra Real Madrid e Manchester City, ieri ha vinto il Liverpool con un grande gioco offensivo. Questo non è un tema solo italiano: la Premier League viaggia verso i 4,2 miliardi all’anno. La UEFA si aspetta 5,2 miliardi. Abbiamo due competizioni che genereranno 28 miliardi nei due cicli di riferimento. Questo lascia capire che spazio avranno le altre: pian piano la Premier attirerà tutto il talento è la vera Superlega”.
Così parlò Andrea Agnelli, presidentissimo della Vecchia Signora, ben saldo al suo posto.
Stefano Mauri