Roberto Mancini pronto a rilanciare un nuovo piano per arrivare da protagonisti al Mondiale 2026
Quindi il commissario tecnico Roberto Mancini resterà al suo posto, sulla panchina azzurra anche e nonostante l’eliminazione dal Mondiale in Qatar.
Ed è giusto così: non è colpa sua se la Federcalcio non ha fatto le riforme che servirebbero dal 2006 per rifondare il football italico. E che colpa ha Mancini se Jorginho ha sbagliato l’estate scorsa i rigori che sarebbero valsi la Coppa del Mondo? E infine è colpa del Mancio se gli azzurri giocano senza bomber?
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Prima di passare a un estratto della conferenza stampa di Mancini, sottolineiamo gli auguri, commoventi, toccanti, arrivati al Ct, dal capo delegazione (e amico vero) Gianluca Vialli: “Ti voglio più bene adesso che a luglio”.
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Spazio ora al pensiero del Roberto nazionalpopolare: “Abbiamo parlato col presidente in questi giorni, siamo allineati su tutto. Fa piacere, poi ne riparleremo nei prossimi giorni: ora pensiamo a questa partita, poi con calma discuteremo sulle cose da migliorare per il futuro. Tutto qui. Il nostro gruppo dovevamo vincerlo almeno con due punti di vantaggio sulla Svizzera.
A Basilea la partita doveva finire 3-0, in Bulgaria doveva finire in goleada. La squadra ha sempre giocato: può essere stata più imprecisa ma questo è il calcio, le cose ci sono andate storte. inutile stare a pensare o a cercare scuse. E’ accaduto ciò che è accaduto, dobbiamo accettarlo
Quando ci sono sconfitte si analizza più profondamente il perché, vanno analizzate tante cose… Poi nel calcio queste cose possono sempre accadere: ci sono nazionali importanti che non vincono nulla da 60-70 anni, l’Italia da questo punto di vista è più avanti.
A volte si esagera anche parlando di motivazioni, ma semplicemente esistono momenti che non devono andare in quel modo”.
Stefano Mauri