DelittiGiustiziaNotizie flashsocietà

Lo strano caso di Aljica Hrustic e il figlio morto per i maltrattamenti. Ma non per omicidio

(continua dopo la pubblicità)

Sentenza choc a Milano: annullato l’ergastolo per Aljica Hrustic, condannato in primo grado per l’omicidio del figlio di appena due anni e mezzo. Per i giudici si trattò di maltrattamenti pluriaggravatiPer la prima volta in Italia al croato era stato riconosciuto il reato di tortura, dal quale in appello è stato assolto, così come è stato assolto dai maltrattamenti aggravati verso la moglie. Dovrà scontare 28 anniLa ricostruzione del caso nell’approfondimento di Cronaca VeraAljica HrusticMILANO –

Ci risulta difficile capire oggi perché per la morte del piccolo Mehmed sia stato annullato l’ergastolo al padre Aljica Hrustic. E attenderemo le motivazioni. La sentenza ci ha però lasciati scioccati: il suo non fu un omicidio, ma il frutto di maltrattamenti pluriaggravati.

Così ha stabilito la Corte d’Assise d’Appello di Milano. Eppure Mehmed, appena due anni e mezzo, morì. Ma suo padre, il croato 26enne Aljica Hrustic, si è visto ridurre la pena a 28 anni di reclusione. All’uomo, per la prima volta in Italia, era stato anche riconosciuto il reato di tortura.

Annamaria Sorrentino, chiuse le indagini sul fidanzato indagato per omicidio. Una svolta nel giallo? – GUARDA

blank

Ma in secondo grado è stata esclusa, così come Aljica è stato assolto dai maltrattamenti aggravati verso la moglie con la formula «perché il fatto non sussiste». L’accusa aveva chiesto la conferma dell’ergastolo. E allora cosa successe al bambino la notte del 22 maggio 2019?

Liliana Resinovich: l’ombra del delitto perfetto – L’ANALISI DEL GIALLISTA

LA STORIA

Per come viene raccontata dopo la sua morte, la sua brevissima vita è stata un inferno. Ha un padre violento e senza sentimenti. Aljica Hrustic è nato a Firenze, ma è di origini croate. È proprio lui a dare l’allarme quella notte dicendo che il figlio non sta bene. Ma quando i soccorsi arrivano c’è in casa solo la compagna, Silvja Zahirovic, 23 anni, anche lei di origini croate, incinta del quinto figlio.

La donna lo accusa immediatamente di aver ucciso Mehmed. Dirà il capo della Mobile Lorenzo Bucossi ai cronisti che Aljica «non è stato in grado di spiegare precisamente cosa gli è venuto in mente in quel momento. Non sappiamo se il bambino stesse piangendo, ha solo raccontato che non riusciva a dormire e che aveva assunto hashish. Si è alzato e, in preda a un accesso di rabbia incomprensibile, lo ha picchiato a morte».

Il grande abbaglio, controinchiesta sulla strage di Erba (versione aggiornata) – GUARDA

blank

Sarah Scazzi, il caso alla Corte di Strasburgo: “Ecco perché il processo va rifatto” – GUARDA

Quando lo fermano, l’uomo si limita a dire: «Mi sono alzato dal letto e l’ho picchiato». Una storia atroce e folle avvenuta in un palazzo dell’Aler in zona San Siro. per l’uomo, la moglie. Ma chi è Aljica? Se Facebook sfoggia foto in abiti sgargianti, o mette in mostra tatuaggi, o ancora una pistola stretta in mano, bustine di droga e il Corano.

Non mancano immagini con i suoi bimbi, compreso quello che ha ammazzato. Silvja, in lacrime, spiega agli inquirenti: «Ho provato a fermarlo, ma non ci sono riuscita: ha picchiato anche me». Perché pure lei si dice vittima della rabbia violenta del compagno: calci e schiaffi durante il giorno, episodi che però non ha mai denunciato.

L’ultimo giorno di Simonetta Cesaroni: il giallo di via Poma – GUARDA

blank

Yara Gambirasio: ecco i casi in cui la controanalisi smentì la prova del Dna – GUARDA

La notte del delitto, spiega Aljica, dopo aver pestato Mehmed, ha preso le altre due figlie di 3 e 1 anno (il quarto della coppia, il più grande, abita in Croazia con gli zii) e ha chiamato il 112 prma di salire in macchina. La polizia lo ha arrestato poche ore più tardi. Al pm Giovanna Cavalleri,

Aljica non palesa emozioni: «Quando sono tornato a casa ho provato a dormire, ma non riuscivo perché lui si lamentava continuamente, allora mi sono alzato e gli ho dato dei pugni, forse anche dei calci… Sì ho visto che rantolava, non respirava… poi sono uscito, ma non pensavo che stava morendo, sono uscito in macchina e poi dopo… ho chiamato i soccorsi».

Liliana Resinovich, tutti gli enigmi del caso – SPECIALE

blank

Emerge altro. Ovvero che Mehmed si lamentava perché il papà gli aveva bruciato i piedini con l’accendino: ecco perché aveva gli arti fasciati con alcune garze. Il gip Valerio Natale convalida l’arresto per omicidio aggravato. Ciro Cascone, procuratore capo presso il Tribunale per i minorenni di Milano, precisa a Il Giorno che Mehmed «per noi era uno sconosciuto, ho verificato. Non ci è mai arrivata nessuna segnalazione sulla situazione di questa famiglia».

Aljica viene rinviato a giudizio per omicidio volontario aggravato, tortura aggravata e maltrattamenti aggravati.

Lorenzo D’Errico avrebbe ucciso il padre con 40 martellate. Il giallo è risolto? – GUARDA

blank

Elpidio D’Ambra e il delitto di Rosa Alfieri: “Le voci mi hanno ordinato di ucciderla” – GUARDA

In primo grado arriva l’ergastolo. Dirà la moglie a Repubblica: «Io non lo perdonerò mai, mi ha fatto troppo male. Ha rovinato tutto, la mia vita e quella dei miei figli. Non lo voglio più vedere. Eppure in questi mesi ha continuato a scrivermi dal carcere, mi chiede come stanno i bambini, come sto io, mi ha chiamata un paio di volte al telefono con il numero privato, anche se tramite il mio avvocato ho chiesto espressamente più volte che non lo faccia più».

“Sono sicuro: il caso di Maurizio Iori fu un errore giudiziario” – GUARDA

 

blank

Mostro di Firenze, l’appello di due parenti delle vittime: “Indagate ancora, vogliamo la verità” – GUARDA

L’AVVOCATO DI ALJICA HRUSTIC

Ora la sentenza annulla l’ergastolo, derubrica il reato di omicidio, assolve il croato dalle accuse di tortura e pure da quello di maltrattamenti alla moglie. L’avvocato dell’imputato, Giuseppe de Lalla, è cauto e usa parole sagge: «Lungi da me l’idea di dire vittoria o sconfitta in un processo dietro il quale c’è una tragedia umana incolmabile. Al netto di ogni retorica credo che la tesi difensiva sia la più aderente a una verità processuale sovrapponibile a quella fattuale».

“Vi racconto quel genio del mio compagno di classe Guglielmo Gatti. Ed ecco perché l’ho sempre considerato innocente” – GUARDA

blank

A suo giudizio già la sentenza di primo grado evidenziava la «lacunosità» e le «contraddizioni» nel racconto della moglie che fu testimone delle violenze.

(continua dopo la pubblicità)

Ma precisa ai cronisti: «Mi riservo ogni commento più approfondito alla lettura delle motivazioni, ma da quello che emerge sinora anche la Corte d’Assise d’appello ha fatto una attenta analisi di queste contraddizioni».

Quando i lettori comprano attraverso i link Amazon ed altri link di affiliazione presenti sul sito - nei post in cui è presente un prodotto in vendita - Fronte del Blog potrebbe ricevere una commissione, senza però che il prezzo finale per chi acquista subisca alcuna variazione.

Cronaca Vera

Dal 1969 in edicola. Costa poco e dice tutto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Per favore, disattiva il blocco della pubblicità su questo sito, grazie