Dopo sette anni di gestione Giovanni Sartori, il presidente Antonio Percassi sta pensando a una nuova era, più internazionale, per aprire un nuovo ciclo dell’AtalantaMa è davvero solo colpa di Donnarumma se il Psg in Champions è stato eliminato? – GUARDA
In casa Atalanta, dopo l’arrivo del nuovo azionista di maggioranza Stephen Pagliuca, uomo d’affari e patron del fondo Bain Capital,ecco è ora tempo di un cambio della guardia, a quanto pare, alla guida del fronte mercato. Dopo sette anni di gestione Giovanni Sartori, infatti, il presidente Antonio Percassi sta pensando a una nuova era, più internazionale, per aprire un nuovo ciclo nerazzurro.
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Sartori, il sostituto dal 2015 di Pierpaolo Marino, è stato l’artefice della squadra che in questi anni, dalla zona salvezza, ha conquistato per due volte consecutive la qualificazione alla Champions League. L’addio dovrebbe avvenire a fine stagione, nonostante un contratto che lo lega all’Atalanta fino al 2023. Particolare non indifferente: grande scopritore di talenti, l’ex Deus Ex machina del Chievo (il Sartori) non ha mai avuto buoni rapporti con l’allenatore Gasperini.
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Già, ma il “Gasp” resterà al suo posto con l’avvento del nuovo management? Lo scopriremo vivendo. Intanto, il sostituto di Sartori è già arrivato ed è Lee Congerton. Il manager gallese ha iniziato la sua carriera nelle giovanili di Chelsea e Liverpool, prima di diventare assistente di André VillasBoas. Esperienze rilevanti nella sua carriera sono state anche quelle nel Sunderland e nel Celtic, per finire con il titolo di Premier League conquistato al Leicester allenato da Claudio Ranieri.
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Ecco le prime dichiarazioni atalantine di Congerton: “Quando l’Atalanta mi ha contattato non ho avuto alcuna esitazione ed ho subito risposto di sì: metterò tutta la mia passione e le conoscenze acquisite in questi anni a disposizione dell’Atalanta per renderla ancora più competitiva nel panorama calcistico internazionale’’.
Ah… Bologna e Juventus avrebbero messo gli occhi su Sartori, calciofilo coi baffi che sa scovare forti calciatori qua e là.
Stefano Mauri