Happy Days segnò l’esordio di Robin Williams (nei panni dell’alieno Mork) e lanciò Ron Howard nell’olimpo di Hollyoood. Pat Morita divenne famoso prima di diventare il maestro di Karate Kid e Alfred era originario della Calabria. Fu solo il successo di Grease a convincere la produzione a far partire lo show… Ecco che fine hanno fatto i protagonisti
A cura di Primo Terzi
Happy Days è una sit-com televisiva statunitense di grande successo, andata in onda negli Stati Uniti dal 15 gennaio 1974 al 24 settembre 1984. Mette in scena una visione idealizzata della vita statunitense, a cavallo tra gli Anni 50 e 60, vista attraverso le vicende quotidiane della famiglia Cunningham, che ruotano in gran parte attorno a Richie, il figlio adolescente.
Il telefilm è ambientato a Milwaukee, una città industriale del Midwest, che in quegli anni accoglieva un gran numero di immigrati provenienti da Germania, Italia, Ungheria, Polonia e altri paesi dell’Europa centrale, così come un numero significativo di afroamericani provenienti dagli Stati del Sud.
Una realtà multietnica di cui non c’è traccia nella serie, tutta concentrata a raccontare la classe media, di cui fa parte la famiglia Cunningham: bianca, di origine anglosassone e di religione protestante, ovvero quella considerata rappresentante della cultura egemone e del potere reale nel Paese. Il padre Howard possiede un avviato negozio di ferramenta mentre la madre Marion è una casalinga, e poi c’è Joanie – detta “sottiletta” –, la sorella minore di Richie.
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Cast in crescita per Happy Days
All’inizio c’è anche un fratello maggiore, di nome Chuck (interpretato da tre differenti attori), che però sparisce ben presto dalla famiglia (e dalla memoria degli spettatori) senza farvi più ritorno. Gli episodi della prima stagione ruotano attorno a Richie e ai suoi amici, Potsie Weber e Ralph Malph, con Arthur Fonzarelli – per tutti Fonzie – come personaggio secondario.
Tuttavia, con il progredire della serie, Fonzie si rivela uno dei personaggi preferiti dagli spettatori e si arriverà addirittura a scrivere trame mirate su di lui, per riflettere la sua crescente popolarità.
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Fonzie, che ha abbandonato il liceo, è un donnaiolo incallito, ma nasconde un cuore d’oro, e diventerà il migliore amico di Richie – oltre che l’inquilino sopra il garage dei Cunningham – e quando Richie lascerà la serie per il servizio militare, sarà la figura centrale del telefilm. Con il prosieguo delle stagioni,vengono introdotti altri personaggi, tra cui Chachi Arcola, il giovane cugino di Fonzie, che diventa in breve il fidanzatino della piccola di casa: Joanie Cunningham.
I ragazzi sono assidui frequentatori di una tavola calda nei pressi della scuola, di cui Alfred “Al” Delvecchio è il bonario proprietario. È il loro punto di ritrovo, dove ballano, bevono bibite, si corteggiano, versano fiumi di monete da dieci centesimi nel jukebox, e si lamentano – condividendoli – dei piccoli malintesi che hanno con i loro genitori.
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Ritratto di provincia
Sebbene Ritchie sia il protagonista, il personaggio che più si fissa, indelebile e granitico, nella memoria degli spettatori e proprio Fonzie, il cui stile ruvido e l’amore per le motociclette si scontrano con il resto del cast dello spettacolo, composto da personaggi morigerati e conformi a uno stile di vita tutto casa e scuola (o lavoro).
Ma, sotto la sua giacca di pelle, Fonzie è tutt’altro che un personaggio eversivo. La sua reputazione di ribelle senza motivo e di donnaiolo, insieme ai suoi modi che suscitano meraviglia e approvazione, vengono usati per mitigare le tensioni e ripristinare l’ordine nel gruppo degli studenti.
Da dire, che sebbene Richie – il tipico ragazzo onesto e pulito – sia l’apparente opposto di Fonzie, tra i due raramente c’è conflitto e la loro relazione diventa sempre più armoniosa man mano che i personaggi crescono e vanno avanti nella vita. Per concludere, anche se non è mai stato un successo osannato dalla critica, “Happy Days” ha lasciato un segno nella cultura americana più ampia, con Fonzie icona indiscutibile della cultura pop.
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Che fine hanno fatto quelli di Happy Days?
Ron Howard,
ovvero Richie Cunninghum è diventato il celebrato regista di Hollywood, premio Oscar per A Beautiful Mind, ma autore di altre straordinarie pellicole come Splash – Una sirena a Manhattan (1984), Cocoon – L’energia dell’universo (1985), Apollo 13 (1995), Il Grinch (2000), Cinderella Man – Una ragione per lottare (2005) e la trilogia de Il codice da Vinci (2006).
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Tom Bosley, che interpretava Howard, divenne lo sceriffo Amos Tupper di Cabot Cove, in La signora in giallo, e padre Frank Dowling nell’omonima serie. È morto nel 2010. Anche Marion Ross, nel telefilm la mamma di Richie, ha continuato a fare telefilm e cinema: Love Boat per nove anni e Oltre il ponte, per tre. Al cinema si fa apprezzare soprattuttto per Conflitti del cuore, che le vale una candidatura al Golden Globe. Reciterà poi in Grey’s Anatomy, Brothers & Sisters e in due film animati dedicati a Scooby-Doo.
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Tra i tanti spin-off della serie ci fu Jenny e Chachi, che raccontava la storia d’amore tra Joanie e il cugino di Fonzie. Non andò bene. Chachi, al secolo Scott Baio, continuò a girare telefilm, tra i quali Baby Sitter e Un detective in corsia.
Peggio andò a Joanie, ovvero Erin Moran, morta in povertà per un cancro alla gola nel 2017. La sua tragica storia, come quella di altri ragazzi prodigio della tv finiti malissimo è raccontata in Telefilm Maledetti.
Gavan O’Herlihy, nel breve ruolo di Chuck, il fratello maggiore di Richie, non ebbe grandi fortune al cinema. È morto nel 2021, a 70 anni.
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Theodore Martin “Ted” McGinley, dopo aver interpretato Roger Phillips, rimase attivo nei serial come Dynasty, nel ruolo di Clay Fallmont, Sposati… con figli nella parte di Jefferson D’Arcy e Hope & Faith (2003-2006), come Charley Shanowski. Donny Most, ovvero Ralph Malph, si è fatto strada soprattutto nel doppiaggio dei cartoni animati. Mentre Henry Winkler, e cioè Fonzie, per quanto cinema e tv abbia fatto, è rimasto per tutti sempre Fonzie. E qui abbiamo raccontato la sua vera storia.
Sullo sfondo resta un personaggio passato per tre stagioni nella serie come Matsuo “Arnold’s” Takahashi, prima cioè che la tavola calda passasse ad Alfred: si trattava di Pat Morita, il leggendario maestro Nariyoshi Miyagi di The Karate Kid. La serie completa in DVD di Happy Days la trovate qui.