Jack Nicholson è uno dei tre attori ad aver vinto tre volte un premio Oscar. Solo a 37 anni scoprì che sua sorella era in realtà sua mamma e non si è mai saputo chi fosse il padre. Dal 2010 fa vita ritirata, ma gli amici smentiscono che soffra di demenza: ecco tutto ciò che non sapete di lui
George Clooney, vita e segreti di una star di Hollywood – GUARDA
John Joseph Nicholson, detto Jack, dalla lunga e fortunata carriera come attore e regista, nasce a Neptune City, nella Contea di Monmouth, nel New Jersey, il 22 aprile 1937. Figlio di June Nicholson, studentessa di origini irlandesi, inglesi, olandesi e tedesche, Jack viene a conoscenza della verità sulla sua famiglia soltanto nel 1974, all’età di trentasette anni, grazie alle ricerche condotte su di lui da un giornalista del quotidiano “Time”.
L’attore scopre così di essere figlio di quella che fino ad allora aveva sempre creduto essere sua sorella, mentre quella che credeva fosse sua madre era in realtà sua nonna. Il suo vero padre non è mai stato identificato, e su di lui si sono fatte varie ipotesi, tra le quali quella di un ebreo lettone che suonava il pianoforte su un transatlantico tedesco e che scappò di nascosto mentre l’imbarcazione era attraccata a New York, dove avrebbe cominciato a guadagnarsi da vivere dando lezioni di ballo alle quali avrebbe preso parte anche l’allora 17enne June, che ben presto sarebbe stata messa incinta da quest’uomo, poi espulso dagli Stati Uniti prima della nascita del figlio.
Michelle Pfeiffer, la vera storia di un’icona di Hollywood – GUARDA
La vera storia di Nicole Kidman – GUARDA
A 17 anni Jack si trasferisce a Los Angeles, dove partecipa a corsi di arte drammatica e stringe amicizia con diversi personaggi tra cui Dennis Hopper, Harry Dean Stanton e Roger Corman, che gli permette di esordire sul grande schermo nel 1958, nel ruolo di protagonista in “The Cry Baby Killer”.
Ricordi La casa nella prateria? Ecco la vera storia degli Ingalls, tra fiction e realtà – GUARDA
Che fine hanno fatto le dive delle telenovelas? – GUARDA
Lavoro e politica
Nel 1960 lavora ancora con Corman nel film “La piccola bottega degli orrori”. Il primo successo arriva nel 1969 con “Easy Rider”, un film-manifesto di quegli anni. Con la sua interpretazione di George Hanson, un avvocato alcolizzato in cerca di nuove emozioni, ottiene la prima candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista. Gli Anni 70 lo vedono molto impegnato politicamente, contro la guerra del Vietnam, manifestando contro il governo statunitense. Nel contempo, grazie al successo di “Easy Rider”, era uno degli attori più richiesti a Hollywood, e fu questo a fargli decidere di proseguire la carriera attoriale che, fino a quel periodo, voleva abbandonare per fare il regista.
LA VERA STORIA DI FONZIE – GUARDA
Nel 1975, dopo alcune sfumate candidature agli Oscar, vince finalmente la statuetta come migliore attore protagonista per la straordinaria interpretazione di Randle Patrick McMurphy in “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Miloš Forman, che si aggiudicò i cinque riconoscimenti più importanti di quell’edizione: film, regia, attore, attrice e sceneggiatura non originale. Gli Anni 80 iniziano sotto il segno di “Shining”, diretto da Stanley Kubrick, e si chiudono con l’interpretazione – che lui stesso considerava «un pezzo di pop art» – del folle criminale Joker in Batman di Tim Burton, film campione d’incassi a livello mondiale.
BOB CRANE, UN DELITTO IRRISOLTO DA “GLI EROI DI HOGAN” – GUARDA
Che fine hanno fatto i Jefferson? – GUARDA
Pensione dorata
In mezzo pellicole indimenticabili come “Il postino suona sempre due volte”, “Voglia di tenerezza” (secondo Oscar, come attore non protagonista), “Affari di cuore”, “L’onore dei Prizzi”, “Le streghe di Eastwick” e altre ancora. Nel decennio successivo, nonostante le sue riconosciute capacità di attore, ottiene una candidatura al Razzie Award come peggior attore per “La gatta e la volpe” e per “Hoffa – Santo o mafioso?”, per il quale si aggiudica però anche una candidatura al Golden Globe. Nel 1997, con “Qualcosa è cambiato”, diretto dall’amico James L. Brooks, vince per la terza volta il Premio Oscar nella categoria miglior attore protagonista.
Che fine hanno fatto i protagonisti delle serie tv anni 80? Trovi tutto nel libro Telefilm Maledetti – GUARDA
Negli anni Duemila, pur diminuendo le sue interpretazioni, lo vediamo ancora protagonista di commedie e film drammatici, fino al 2010, quando torna sul grande schermo recitando nel film “Come lo sai?”. Nel marzo 2016 ha dichiarato di non essersi ritirato, ma di essere diventato molto più selettivo nei film da interpretare. «Jack non ha intenzione di ritirarsi dalle luci della ribalta, ma è felice di entrare in punta di piedi nel club dei pensionati», dicono i suoi amici più stretti.
Tv Nostalgia/ Tutti i segreti del dottor Sloan e di “Detective in corsia” – GUARDA
La vera storia dello Zio Fester, da bimbo prodigio con Chaplin alla famiglia Addams – GUARDA
La conduttrice della NBC Maria Shriver non solo non crede che Nicholson si ritirerà, ma nemmeno che soffra di demenza. Nel frattempo, lui vive una vita di isolamento sulle colline di Los Angeles e la sua ultima apparizione in pubblico è sta ta a una partita dei Los Angeles Lakers, con suo figlio Ray, nel gennaio 2019. Grazie, autentico e sfizioso Jack.
Primo Terzi per Cronaca Vera