Andrea di York: dopo due anni di accuse e dopo che il giudice americano ha spalancato le porte alla causa civile per stupro ai danni di una minorenne, la regina Elisabetta non regge più alla vergogna. E nell’anno del suo giubileo di platino (70 anni di regno) toglie ogni titolo al figlio prediletto. Il terzogenito della sovrana ha provato in ogni modo ad evitare il processo. Aveva addirittura giurato di essere impossibilitato a “sudare” quando la sua accusatrice parlò di come le sudasse addosso…
LONDRA – Una vergogna senza precedenti. Una situazione diventata intollerabile quella di Andrea di York. E così, nell’anno del suo giubileo di platino (70 anni di regno!) la regina Elisabetta toglie tutti i titoli al suo terzogenito, il figlio prediletto, già duca di York: non sarà più Altezza Reale. Ma solo un “privato cittadino” e come tale dovrà difendersi dalle accuse di stupro che gli sono state mosse da Virginia Giuffre.
La donna sostiene da due anni che quando era minorenne fu costretta ad andare a letto con lui. Ha presentato una denuncia nei suoi confronti a New York, per una causa civile che Andrea ha provato a far archiviare in tutti i modi. Ma il giudice Lewis Kaplan non ha sentito ragioni, respingendo tutte le sue istanze.
Troppo anche per la regina avere un rappresentante degli Windsor sotto accusa di stupro per una minorenne. Già le conseguenze del processo potrebbero essere devastanti: cosa verrà fuori del privato della famiglia reale durante il suo interrogatorio? Ma non solo il suo, perché è possibile che venga sentita anche l’ex moglie Sarah Ferguson e pure la figlia Beatrice, avendola lui chiamata in causa come alibi per la sera della presunta aggressione sessuale.
E che sarà domani di Carlo, quando diventerà re, se il fratello subisse l’onta di una causa civile per violenza sessuale persa? È insomma, quella di Elisabetta, una decisione sofferta, ma inevitabile. Ma cominciamo questa storia dall’inizio.
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IL CASO EPSTEIN E ANDREA DI YORK
Tutto è iniziato con l’arresto di Jeffrey Epstein, il miliardario pedofilo che era però anche amico di molti potenti della Terra. Epstein muore in cella, ufficialmente per suicidio. A far scoppiare il caso è Virginia, una delle ragazze che sarebbe stata abusata da lui quando era minorenne. L’inchiesta si allarga e finisce alla sbarra Ghislaine Maxwell, ex fidanzata di Epstein accusata di essere la persona che reclutava per lui e i suoi amici (tuttora avvolti nel mistero) le giovanissime per orge e massaggi sessuali, nelle sue residenze esclusive.
A fine dicembre Ghislaine viene giudicata colpevole e rischia 40 anni di carcere. Il punto è che Ghislaine è molto amica di Andrea, che le fece anche una foto seduta sul trono della madre. Ed è dal 2019 che Virginia punta l’indice anche contro il duca di York: sarebbe stata abusata all’età di 17 anni.
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LA DIFESA DI ANDREA
Andrea prima nega di conoscerla. Poi spunta fuori una foto dell’epoca in cui le cingeva la vita, con una Ghislaine sorridente sullo sfondo. Per due anni si rifiuta di rispondere alle richieste di interrogatorio dei magistrati americani, di fatto causando un incidente diplomatico tra Usa e Regno Unito. I suoi legali provano a contestare la competenza del tribunale, abitando Virginia in Australia.
Tutto inutile. Gli avvocati di Andrea rendono allora noto l’accordo che Virginia fece con Epstein molti anni fa: il silenzio su presunti abusi subiti dal miliardario e dai suoi amici in cambio di mezzo milione di dollari. Il nome di Andrea non c’è, ma per loro sarebbe da comprendere. Non è una mossa brillante, perché non cancellerebbe i fatti. Andrea, così, va oltre.
Siccome Virginia aveva ricordato in tv che lui le “sudava addosso”, giura che non è più in grado di sudare a causa di un trauma di guerra. Chiede nuovamente l’archiviazione: ma oltre che surreale come spiegazione, appare un po’ troppo semplice. Gli avvocati di Virginia lo mettono nero su bianco: “Non può sudare? Lo dimostri”.
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C’è infine una testimone al processo di Ghislaine, Carolyn Andriano, che ritiene Virginia complice della donna condannata, che dice di aver saputo del rapporto tra Virginia e Andrea, ma che è pure convinta che Virginia fosse consenziente: «Non credo che meriti di essere risarcita. Non credo che sia stata obbligata a fare qualcosa».
Ma sono cose da verificare in aula. Pare che Andrea abbia pure cercato in extremis un accordo extragiudiziale con Virginia da 10 milioni di sterline, rispedito però al mittente. Alla regina non è rimasto altro da fare che privarlo dei titoli reali e militari, perché dagli incarichi pubblici Andrea aveva già rinunciato allo scoppio dello scandalo.
Ora l’ex duca è solo un comune “privato cittadino”. O quasi. La gabbia dorata in cui si è ritirato in attesa di sviluppi è la tenuta georgiana Royal Lodge di 30 stanze, di cui sette da letto, a dieci minuti dal Castello di Windsor. Sembra che amici in giro non se ne vedano più. Lui va a cavallo e poi a trovare mamma. Per mantenere il suo stile di vita ha già venduto uno chalet da 20 milioni. Dicono sia una grande umiliazione. Sarà.