Cristina D’Avena si confessa a Rai Radio 2, parlando alla trasmissione I Lunatici. E lasciandosi andare anche ad alcune considerazioni molto personali.
Le sigle preferite
La sigla alla quale è più legata? «Avendone cantate tantissime, anche negli ultimi anni, sono arrivata quasi a 750. A parte Kiss me Licia, che amo tantissimo, non saprei indicarne una. Ce ne sono tante. Ad indicarne una faccio fatica. Licia rimane la sigla indiscussa che io amo più in assoluto».
La prima che cantò fu invece “Bambino Pinocchio”. Capì che il suo sarebbe diventato un lavoro quando ancora andava a scuola: «Facevo il primo anno dell’università, non mi sembrava vero. Cantavo le mie sigle, mi fermavano per strada, canticchiavano le mie sigle, ma non mi rendevo conto. Dopo aver interpretato il telefilm di Licia, ci chiamavano sia a me che al produttore il direttore della rete per farci i complimenti. Ho iniziato a fare concerti, mi hanno iniziato a chiamare per altre trasmissioni, ero sempre in sala di incisione, uscivano dischi, a quel punto mi sono resa conto che Cristina piaceva tanto al pubblico e che quindi doveva dedicarsi ancora di più al suo pubblico. Sicuramente ho preso consapevolezza dal telefilm, dalla seconda o terza serie di Licia. Giravo per strada e le persone mi chiamavano Licia, mi chiedevano autografi, ero affezionatissimi. Lì ho capito che stavo diventando grande».
Il sogno da realizzare
«In famiglia non hanno mai intralciato le mie scelte, certe mio padre essendo un medico mi diceva di non abbandonare l’università e di arrivare fino alla fine. Gli ho dato retta, anche se mi manca qualche esame per laurearmi in medicina. E’ uno dei miei sogni. Chissà se riuscirò a finire. Mi piacerebbe tanto. Avrei voluto specializzarmi in neuropsichiatria infantile. Non so se riuscirò a farlo, ma almeno finire l’università sì».
Il cibo e il sesso
Poi Cristina si lascia andare a qualche confidenza personale: «Ho sempre avuto tanti corteggiatori, anche all’epoca di Licia. Adesso ci sono corteggiatori belli forti. Sui social c’è anche qualche maniaco, a volte mi fanno divertire, scrivono cose incredibili che uno può leggere e basta. Il mondo di internet è un po’ così. Non mi metto tanto in mostra, però ogni tanto mi espongo. Anche io ho le mie fragilità. A volte non mi piaccio abbastanza, ho dei punti che non mi piacciono di me. Sono mediterranea, sono fatta un po’ ad anforina, ho i fianchi più pronunciati, dovrei fare palestra e smaltire il mio punto critico, invece sono pigra e mangiona, credo che il cibo sia uno dei piaceri più belli della vita e quindi non mi trattengo più di tanto. Cibo o sesso? Bah, faccio fatica a rispondere. È difficile».