Sottotraccia, qualora dovessero affacciarsi affari o cessioni pesanti (Ramsey su tutti), la Juventus è pronta a registrare colpi in attacco e a centrocampo al prossimo mercato di riparazione invernale. Ma sostenibilità e attenzione al bilancio non consentono alti voli.
Intanto merita attenzione una lunga intervista di Federico Chiesa al quotidiano La Repubblica di martedì 28 dicembre. Nei giorni scorsi, alcune anticipazioni dell’intervistona erano comunque uscite: dalla sua presenza alla Continassa per allenarsi rinunciando alle ferie, passando dall’addio a Cristiano Ronaldo alla lotta Scudetto e Champions contro l’Inter e le contendenti. Inevitabile anche un passaggio sulla nazionale italiana, Chiesa ha parlato anche del suo ruolo e di cosa si aspetti dal 2022. “Dobbiamo pensare gara dopo gara: io torno il 30 con la squadra, ora dobbiamo fare un grande 2022 perché l’idea della Juve è sempre vincere ogni partita. La mancata continuità? Penso sia dovuto a due anni in cui son venuti allenatori diversi, con idee differenti. Ora però stiamo remando tutti dalla stessa parte”. Fa un bilancio “più che positivo” della sua avventura e sul suo ruolo spiega. “Sono un’ala: io gioco dove vuole il mister, come contro il Chelsea, ma come ho dimostrato all’Europeo e alla Juventus, sono un esterno. Destro o sinistro”.
Così parlò Chiesa, aspirante leader dello spogliatoio juventino. Arriveranno i sogni calcistici, mostruosamente proibiti, Scamacca e Vlahovic? Lo scopriremo vivendo, ma a gennaio difficilmente Sassuolo e Fiorentina lasceranno liberi i loro gioielli. Campioni questi che comunque costano cari.
Stefano Mauri