Vigilia di Juventus – Genoa, sfida importante per i bianconeri che inseguono, come Manna dal Cielo, il quarto posto, mentre Napoli, Milan, Atalanta e Inter corrono e sembrano fare, nonostante tutto, un torneo a parte. Intanto, fanno notizia le dichiarazioni di mister Allegri, trainer juventino e l’attacco di Cassano a Cr7…
Già, nella sua conferenza stampa di vigilia della sfida contro il Genoa, il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri ha risposto anche a una domanda sulle indagini che sono in corso nei confronti del club bianconero: “La serenità che c’è nell’ambiente è totale. Dobbiamo cercare solo di vincere le partite e fare un filotto. De resto non devo essere io a commentare, ci pensa la società a emettere comunicati in merito a quello che sta succedendo”.
Antonio Cassano invece è tornato a parlare di Cristiano Ronaldo (autoinfortunatosi al ginocchio per via della sua esultanza ormai mitica). Nell’ultima puntata della BoboTv in diretta su Twitch, l’ex giocatore barese ha svelato un retroscena che lo vede protagonista insieme al campione portoghese che ha lasciato la Juventus ad agosto. Secondo la ricostruzione dei fatti di Cassano, Cr7 gli avrebbe inviato dei messaggi su Whatsapp dopo una puntata del suo programma in cui l’attaccante era stato sminuito nel paragone con il brasiliano Ronaldo Nazario.
“Ronaldo mi ha scritto, Cristiano Ronaldo, dicendomi di avere più rispetto di lui, per quello che aveva vinto, per i gol che aveva fatto. Io non ho paura di dire la verità, affronto il mondo intero, dal Papa all’ultimo di questa Terra. Ho chiamato Buffon per chiedergli come avesse il mio numero e mi ha risposto che lui l’aveva girato all’addetto stampa che l’ha passato a Ronaldo per dirmi che lui ha fatto 750 gol e io solo 150. Io dico, caro Cristiano, hai tutto, vivi sereno e rilassato. Prendi esempio da Messi, se ne sbatte di tutto e tutti. Invece di mandare il messaggio a me. Gigi e Chiellini lo sanno bene che mi ha fatto imbufalire. Ma come sei messo? Che problemi hai?”
Così parlò il Cassano nazionalpopolare. Ora palla al campo.
Stefano Mauri