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Mancini ci ha fatto sognare senza fuoriclasse, scendere dal suo carro suona stonato

Campioni d'Europa senza essere i migliori in assoluto, gli azzurri meritano ora fiducia

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Dopo la mancata qualificazione diretta al Mondiale 2022, il commissario tecnico Roberto Mancini così ha parlato, anche, col sito della Rosea (La Gazzetta dello Sport) Gazzetta.it:

“Pensavamo di essere già qualificati ai Mondiali, ma bisogna saper accettare il verdetto del campo anche quando è negativo. Abbiamo ancora delle possibilità e ce le giocheremo, se doveva esserci un momento negativo, meglio adesso che a marzo o poi al Mondiale. Comunque se noi arriviamo a marzo e siamo senza infortunati, possiamo incontrare chiunque”.

Ora dato al “Mancio” ciò che è di Mancini, una considerazione a questo punto della notte è indicativa, ed è la seguente: nello scorso mese di luglio, la nazionale azzurra, priva di fuoriclasse e bomber di razza, meritatamente, pur senza essere la rappresentativa più forte in assoluto si è diplomata Campione d’Europa facendoci sognare ed emozionare.

E Mancini, in questa impresa che rimarrà storica ci ha messo tanto del suo, per questo ora merita fiducia e scendere dal suo carro suonerebbe ingeneroso e stonato.

I playoff che valgono la Coppa del Mondo che verrà si giocheranno a marzo, il tempo per recuperare energie, calciatori oggi infortunati (Spinazzola) o fuori fase e sperimentare nuovi talenti (Lucca e Fagioli?) c’è tutto, quindi testa bassa e leggera e avanti tutta, nonostante tutto e tutti. Ah … se Jorginho (irriconoscibile rispetto al playmaker da Pallone d’Oro di qualche settimana fa) poi non avesse fallito due rigori con la Svizzera, la storia attuale sarebbe tutta e fortemente diversa. Ma coi se e coi ma non si va da nessuna parte.

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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