Per un’idea di Orson Welles, il 30 ottobre 1938 il canale statunitense CBS mandò in scena un radiodramma di Howard Koch tratto dal romanzo “La guerra dei mondi” dello scrittore di fantascienza inglese Herbert George Wells, in cui la Terra viene invasa da mostruosi extraterrestri. Abbiamo chiesto a Joe Denti, “narratore della storia del cinema” come ama definirsi, di raccontarci da par suo quello che di incredibile accadde in quella circostanza.
“Ladies and Gentleman, vogliate scusarci per l’interruzione del nostro programma di musica da ballo, ma ci è appena pervenuto uno speciale bollettino della Intercontinental Radio News. Alle 7.40, ora centrale, il professor Farrell, dell’Osservatorio di Mount Jennings ha rivelato diverse esplosioni di gas incandescente che si sono succedute ad intervalli regolari sul pianeta Marte. Le indagini spettroscopiche hanno stabilito che il gas in questione è idrogeno e si sta muovendo verso la Terra ad enorme velocità... “.
La sera del 30 ottobre 1938, il programma radiofonico, di musica d’intrattenimento, trasmesso dalla CBS, fu interrotto da una profonda e convincente voce che annunciava la concreta possibilità di una invasione aliena al pianeta Terra.
Le interruzioni si susseguirono sempre più rapidamente, fino a diventare una vera e propria adrenalinica radiocronaca che descriveva un devastante attacco di una flotta aliena alla Terra.
Rapidamente il panico dilagò in tutti gli Stati Uniti.
“Per quello che ho fatto sarei dovuto finire in galera…Ma al contrario sono finito a Hollywood” disse il regista e interprete della trasmissione.
La CBS fu costretta a programmare una serie di edizioni speciali del “Radiogiornale” per tranquillizzare la popolazione nel sottolineare che tutto ciò era falso, trattandosi di una rivisitazione teatrale tratta dal romanzo: “La Guerra dei Mondi“, di H.G. Wells.
Quella voce profonda, e l’idea della messinscena, era di un ventitreenne attore teatrale. Il suo nome era ORSON WELLES …
Il resto è Storia.
“Sono un poveraccio che cerca di fare cinema”. (Orson Welles )
Joe Denti
Testo raccolto da Rino Casazza
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