“Vogliamo portare avanti un grande progetto di azionariato popolare. Per rafforzare l’Inter con capitali forniti da noi tifosi, integrati da risorse di investitori istituzionali, in un quadro economicamente sostenibile. Già avviene in altre società gloriose, come il Bayern di Monaco. Il nostro scopo è sostenere la squadra che amiamo. Siamo grati al presidente Zhang per aver riportato l’Inter ai vertici del calcio. Il primo passo sarà simbolico. Entro fine giugno faremo entrare nella società InterspacS.r.l., da me presieduta, un gruppo ristretto di tifosi interisti noti, che acquisteranno una piccola quota: sportivi, musicisti, scrittori, giornalisti, conduttori televisivi. Ci aiuteranno a far conoscere il progetto. Presto sarà messo on line sui canali social e web, e rilanciato da media partner, un questionario sull’azionariato popolare tramite cui anche i tifosi interisti potranno far conoscere la propria opinione, in via informale”.
Con questo comunicato, o meglio, dichiarazione, l’economista cremonese, ma soprattutto grandissimo interista Carlo Cottarelli ha annunciato che, la campagna di azionariato popolare, da lui ipotizzata, pensata e disegnata, per sostenere economicamente l’Inter Milano, beh sta per entrare nel vivo.
Intanto il confermatissimo Beppe Marotta (general manager) e Ausilio (direttore sportivo), lontano dalle luci della ribalta lavorano per rinforzare la rosa allenata da mister Simone Inzaghi. A parametro zero dal Milan è arrivato il centrocampista turco Hakan Çalhanoğlu, vale a dire colui il quale, nel 3-5-2 nerazzurro di Inzaghi dovrebbe interpretare ciò che Luis Alberto, rappresentava per il trainer emiliano nella Lazio. E dalla cessione di Hakimi entreranno sicuramente altri euro pesanti da investire nel nuovo progetto calcistico interista.
Stefano Mauri