“Italia forza 9 con la forza di un gruppo coeso, con una qualità medio/alta e soprattutto con giocatori che danno copertura in tutti i ruoli senza far rimpiangere eventuali assenze. Locatelli è un giocatore che è cresciuto e maturato molto nell’ultima stagione e nonostante non abbia esperienza internazionali a curriculum è un giocatore di prospetto internazionale e merita un grande club. Il suo ruolo? Mezzala o mediano sono posizioni che in modo indifferente può ricoprire bene perchè ha buona visione di gioco ma anche capacità di inserimento oltre a far bene le entrambe le fasi di gioco.
Talenti da seguire? Mason Mount dell’Inghilterra e Billy Gilmur(entrambi centrocampisti) della Scozia. Le squadre che arriveranno in fondo? La Francia è sicuramente la favorita, ma occhio a Germania, Belgio e Inghilterra, ma la Spagna poi non muore mai e l’Italia ha tutte le carte in tavola per rovinare la festa ai galletti. Mbappe? Un talento esagerato, ma una manifestazione internazionale solo Maradona l’ha vinta da solo”.
Questo, il commento, essenziale ma … esaustivo di questo primo scorcio dell’Europeo di Calcio per nazioni, kermesse calcistica che sta entrando nel suo vivo, di Alessandro Pizzoli, calciofilo, Talent Scout e collaboratore (osservatore) del Chelsea Campione d’Europa con merito.
Tanta roba poi il centrocampo azzurro tra Jorginho (gioca a testa alta e dirige l’orchestra), Verratti, Barella e Locatelli.
Pizzoli, professionista serio, capace e appassionato è stato tra i papabili al ruolo di direttore sportivo della Cremonese, ma poi il direttore generale della” Cremo” Ariedo Braida ha scelto l’ex AlbinoLeffe Giacchetta.
Stefano Mauri