Per gli italiani le tasse slitteranno soltanto, mentre i colossi del web che hanno fatto 12 miliardi in più di ricavi pagheranno zero al fisco. In compenso arrivano i Sostegni bis. Se avete capito come funzionano, fateci sapere. Intanto, come avevamo previsto oltre un mese fa (era facile…), hanno iniziato a chiedere indietro i precedenti…
Siamo arrivati al Sostegni bis. Finalmente questa tragedia sta avendo termine. Chi ha perso decine di migliaia di euro di fatturato avrà l’Imu scontata. Immaginiamo i salti di gioia. E per i proprietari di casa alle prese con inquilini morosi per via della pandemia, guarda un po’, lo Stato sarà così magnanimo da concedere sgravi fiscali per i soldi che non hanno preso. Sorprendente. Mentre scriviamo si parla anche di un assegno fino a 800 euro al mese per i genitori divorziati in difficoltà. Per quanti mesi ancora non si sa. Se invece siete sposati o single, fatti vostri. Perché, quanto al resto, il pagamento dell’Irap e delle altre tasse slitterà soltanto. Come sembra che slitti soltanto il pagamento delle cartelle esattoriali. Eh certo, con tutti i soldi messi a disposizione dal Governo, ci mancherebbe altro che qualcuno non volesse pagare.
Ad esempio, ecco il nuovo sostegno per gli autonomi. Lo riprendiamo pari pari dal Sole 24 Ore, non essendo stati in grado di decifrarlo. Provateci voi: «Un’attività economica che ha ottenuto 5mila euro a marzo, ne riceverà altrettanti nelle settimane successive all’entrata in vigore del nuovo decreto. Poi potrà chiedere l’integrazione: se in base al nuovo periodo di riferimento il contributo a cui si ha diritto sale a 6mila euro, si vedrà riconoscere l’integrazione da mille euro. Se invece l’aggiornamento del calcolo produce una cifra più bassa, l’agenzia fermerà le macchine e il contributo si fermerà al bis dei 5mila euro». Anche il quotidiano di Confindustria ammette che «il meccanismo è piuttosto cervellotico». Ma un motivo c’è sempre, se la normativa è complessa: c’è sempre modo di dire che non avete compreso bene. Ricordate quando oltre un mese fa vi invitavamo a non chiedere i soldi a fondo perduto o prestiti garantiti dallo Stato, perché presto o tardi ve li avrebbero in qualche modo chiesti indietro? D’altra parte era già successo con i 600 euro dell’Inps. Ora, come riporta Il Giornale, è partita la carica alla richiesta di restituzione dei 25mila euro di prestito garantiti con la motivazione di richiesta «non adeguatamente documentata». Peccato che le banche lo abbiano concesso dopo aver già analizzato tutto, pena la rivalsa dello Stato sugli istituti di credito, e addirittura alcune banche hanno segnalato alla Crif gli imprenditori in difficoltà cui lo negavano, affondandoli definitivamente. Ad alcuni autonomi è dunque giunta la missiva del Fondo di Garanzia che chiedeva una rendicontazione. Ma come spiega il commercialista Gianluca Timpone al quotidiano «non era previsto, non c’era scritto che dovevi giustificare alcuna spesa; quei soldi servivano per superare un momento difficoltà di imprese e lavoratori autonomi, potevano servire per pagare l’affitto di casa, il nido dei figli o le bollette». Perché allora è arrivata? Non si sa, non si sa mai niente.
Chissà se coltiviate come noi la pessima sensazione di essere continuamente presi in giro da Lorsignori, così distanti dalla realtà da far sentire noi dei marziani. Ma siamo ormai certi di soffrire della sindrome di Cassandra: preludiamo disgrazie cui nessuno crede sulla semplice scorta dell’analisi dei fatti, disgrazie che puntualmente si avverano. Così, poco dopo avervi raccontato come a fronte della spremitura totale delle tasche dei cittadini, i colossi del web se la spassino alla grande, con poche tasse pagate e la devastazione conseguente del mercato con prezzi più bassi, ecco arrivare la notizia clamorosa. Amazon, che durante la pandemia ha fatto registrare 12 miliardi di ricavi in più, assestandosi all’incredibile cifra di 44 miliardi, pagherà zero euro di tasse all’Europa per aver dichiarato al fisco del Lussemburgo una perdita di 1,2 miliardi, come rivelato dal Guardian. Siete senza parole? Non perdetevi d’animo. Dopo tutti i soldi piovutici addosso dagli ultimi due Governi, il premier Mario Draghi ha tenuto a tirarci su il morale dicendo al G20 del turismo: «Prenotate le vacanze in Italia, siamo impazienti. L’Italia è pronta a dare il benvenuto al mondo. Noi dobbiamo offrire regole chiare, semplici per garantire che i turisti possano venire da noi in sicurezza». Peccato che a inizio aprile, secondo l’Istat, il turismo avesse perso 187mila occupati (con calo dell’11,3%). Al netto della ghigliottina economica del lockdown, con migliaia di saracinesche di ristoranti chiusi per sempre, potrebbe forse comunque ancora salvarsi la cucina, orgoglio dell’Italia nel mondo.
Ma ricordate il famigerato Nutriscore europeo, che metteva nel mirino il prosciutto, il parmigiano e altre prelibatezze nostrane? L’Ue ci ha fatto un ultimo regalo: ha appena autorizzato l’uso di vermi della farina esiccati come nuovo alimento. Potranno essere degustati come spuntino o all’interno di pasta e biscotti. E sono pieni, dicono, di proteine e di fibre. I commenti sembrano a questo punto superflui. Ma sarà meglio abituarsi. Di questo passo non ci resteranno che gli insetti.
Dal MOMENTO di Cronaca Vera in edicola da martedì 11 maggio 2021