Maurizio Borghetti, medico radiologo presso l’Ospedale Maggiore di Crema è in prima linea nella lotta al maledetto virus da oltre un anno. Ed è anche un medico “vaccinatore” volontario, nonché un puntuale, chiaro e sereno informatore. Ecco il suo ultimo post in materia di Coronavirus …
Aggiornamento sullo stato attuale pre zona rossa, in modo da avere un rifermento. I dati Tac sono come sempre riferiti ai residenti nei comuni del Cremasco, aggiornati per marzo a domenica 14 marzo.
A novembre avevamo avuto 293 polmoniti con una media di 10 al giorno, ridotta poi a 3,5 da dicembre a febbraio. Fino a stamattina le polmoniti di marzo sono state 177 con una media giornaliera di 13,6 (quindi peggiore anche rispetto a novembre). L’età media degli ammalati a novembre – gennaio variava da 72 a 75 anni. A febbraio si è abbassata a 66 anni e a marzo (finora) ulteriormente a 63. Al momento è sostanzialmente invariata la % delle forme medio-gravi rispetto al totale del mese, ponendo come limite inferiore l’estensione della polmonite pari almeno a 1/3 dei due polmoni.
Ormai abbiamo per esperienza capito che i provvedimenti di chiusura purtroppo non risolvono il problema. Con duri sacrifici si entra in lockdown, vengono arginati e, dopo un po’, ridotti impegno sanitario e decessi ma la necessaria riapertura crea le condizioni per una ripresa.
Il vaccino con conseguente immunità indotta e durevole per parecchi mesi (ripetibile dopo un anno, magari ‘aggiornato’ in rapporto alle varianti ) è la sola via di uscita. Non abbiamo alternative valide in questo momento. Pare che le dosi arriveranno in quantità sufficiente in tempi relativamente contenuti e siamo pronti a somministrarle velocemente. L’appello locale che abbiamo fatto per la disponibilità di collaborazione volontaria ha avuto una risposta oltre le previsioni e so che è stata intasata la mail della direzione ospedaliera. Ci saranno poi anche le risposte ai bandi per attività retribuita.
Nonostante le notizie di alcuni eventi apparentemente avversi (ma ancora non dimostrati in relazione alla vaccinazione con alcuni lotti) possano aver creato un po’ di sconcerto, non è questo il momento per rinunciare a tornare a una vita normale. La grandissima parte dei vaccinati qui e nel mondo sta bene. Occorrono coraggio e fiducia alimentati anche dalla consapevolezza che restare in questa situazione non è più possibile. Per nessuno.
Sempre con la massima attenzione e senza perdere di vista l’obiettivo…
Dai Burdèl che ghe la fèm …
Così postò sulla sua pagina Facebook il DocRock Maurizio Borghetti.