Le tre pratiche più importanti per lo yoga della felicità secondo Richard Romagnoli
Tutto è perduto, fuorché il buonumore? In un periodo così cupo, con un senso di spaesamento collettivo, ecco tre ricette per il “cocktail della gioia” servite nel numero di “Io donna” in edicola sabato 13 settembre. Efficaci e assolutamente low cost.La prima riguarda lo “yoga della risata“: “Uno dei rimedi più pratici, non lo dico dal punto di vista della psicologia positiva, è proprio una questione chimica” spiega Richard Romagnoli, nominato “ambasciatore nel mondo” dal fondatore di questa disciplina, il medico indiano Madan Kataria.“Unisce le tecniche del pranayama (il controllo del respiro) a una serie di esercizi. Le sessioni, nei club della risata sparsi in tutta Italia, sono gratuite”.La seconda: l’Insight Dialogue, una forma di meditazione realizzata però in compagnia. “Serve a risvegliarsi da una vita passata in trance, con il sistema mente-corpo prigioniero di una serie di pensieri ed emozioni” assicura il fondatore, l’americano Gregory Kramer. La terza, infine: la scrittura. “Tenere un diario aiuta a trasformare il caos della vita personale, o sociale, in un cosmo: è un tentativo di riordinamento” dice Duccio Demetrio, fondatore della libera università dell’autobiografia di Anghiari, che ci dà anche le regole per beneficarne maggiormente.