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Alessandro Pizzoli, tra intelligenza artificiale e calciomercato: “Allegri alla Roma? Dipende da…”

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Alessandro Pizzoli: “Ecco come la tecnologia può aiutare nello scouting calcistico”

 

Wallabies è una start up italiana fondata nel 2016 da Luigi Libroia, Marco Englaro e Federico Romano: tre giovani imprenditori che hanno unito le proprie professionalità e le proprie conoscenze tecnologiche alla passione per i dati e per il calcio. L’idea innovativa alla base di Wallabies è quella di utilizzare strumenti di data science in campo sportivo, ovvero di creare e sviluppare sistemi e algoritmi per analizzare enormi quantità di dati in breve tempo. La forza di questi algoritmi è nella capacità di auto-perfezionamento (machine learning). In altre parole, Wallabies ha creato un “osservatore robotico” che fa scouting, analizzando ogni gesto di circa 40.000 giocatori in 25 leghe con una metrica oggettiva. L’algoritmo analizza più di 8.000 partite all’anno e ogni giorno impara, modifica i suoi parametri per classificare i calciatori e segnalare i migliori.

L’intelligenza artificiale è uno strumento in più a disposizione dell’eccellente scoutingnero verde del Sassuolo Calcio,team innovatore e fruitore del machine learning e degli algoritmi di intelligenza artificiale Wallabies per supportare lo scouting nell’individuazione dei talenti.

Per saperne di più abbiamo interpellato l’osservatore (collabora col Chelsea) gourmet (è un Wine Lover da Oscar) Alessandro Pizzoli, calciofilo capace assai e osservatore.

Quindi ci si affida alle applicazioni tecnologiche per scovare talenti…

Mi sono fatto le ossa anni fa all’Atalanta con Mino Favini, quindi appartengo alla cosiddetta vecchia scuola, a quelli che vanno sui campi per osservare, vedere e studiare i calciatori continuamente e ripetutamente. E talvolta è utile scoprire pure particolari della vita privata di chi si sta studiando, per completare il quadro e farsi un’idea globale. Per carità la tecnologia aiuta, in modo particolare in momenti come questi caratterizzati dall’emergenza sanitaria e chiusure obbligate, ma per valutare un calciatore, una persona, non bastano video e numeri, dati questi troppo relativi. E il football è anche emozione.

Facciamo finta che sia un miliardario e che ti assuma, nel ruolo di direttore dell’area tecnica, per allestire una rosa vincente. Chi sceglieresti come allenatore?

Mister Max Allegri…

Andrà davvero alla Roma?

Mah dipenderà dai programmi del club e da altre varianti.

Italiano, il trainer dello Spezia va alla grande…

Conosce la materia, viene dalla gavetta, è pronto per una grande occasione calcistica…

Al Napoli?

Potrebbe essere.

Nicolò Barella può diventare il miglior calciatore italiano?

Grandissimo centrocampista. Ha velocità, tecnica, qualità, grinta, dinamismo, visione. E con le sue immense qualità supporta alla grandissima un fisico non eccelso. Deve crescere ancora, ma è sulla strada giusta per diventare il più bravo.

Stai seguendo qualche talento?

Sto guardando molte partite del campionato Primavera.

Qual è il sodalizio italiano con la miglior rappresentativa giovanile?

Discorso complesso vanno allargati gli orizzonti a tutto il settore giovanile.

Ma il talentuoso Kean, attaccante del Psg non avrebbe fatto comodo alla Juventus?

La Juve vendendolo ha fatto una plusvalenza notevole. E ciò sta a significare la bontà del vivaio juventino. 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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