Medico radiologo presso l’ospedale Maggiore di Crema, via social, Maurizio Borghetti è tornato a lanciare segnali e messaggi, fuori dal coro e diretti, in materia del maldetto virus. Ecco il suo pensiero, inviato pure al quotidiano La Provincia…
La seconda ondata da Covid 19, da queste parti della provincia di Cremona, ecco è stata ed è decisamente meno sfavorevole rispetto a marzo-aprile e i numeri sono in discesa. Tuttavia non si può, anzi “non si deve” abbassare la guardia (al di là del colore e dei provvedimenti governativi) pur riprendendo a vivere e ad aiutare, con la ripresa delle relazioni, tutte le attività economico – commerciali duramente colpite. Siamo sulla buona strada, ma finché non sarà raggiunta una buona percentuale di vaccinati non siamo fuori pericolo del tutto e una nuova ripresa dei contagi (quindi di malattia) allontanerebbe ancora di più il traguardo. Manteniamo dunque le note misure di precauzione e cerchiamo di far capire la loro importanza, per il bene di tutti, anche a quelli più distratti o restii. A proposito dei vaccini penso fosse prevedibile la presenza di intoppi e contrarietà iniziali poiché se è vero che l’importante era raggiungere lo scopo di elaborarli è altrettanto vero che il “fabbisogno” è enorme, avendo colpito il SARS-CoV-2 pressoché interamente il pianeta. Queste difficoltà sono comunque in fase di risoluzione e si tratta, a mio parere, di avere un po’ di pazienza. Nei limiti del possibile non mancherò di tenere aggiornati i dati in evoluzione… che magari interessano almeno tanto quanto il toto-Governo Dai Burdèl che ghe la fèm
Così postò sulla sua pagina Facebook Maurizio Borghetti, medico radiologo, informatore scientifico puntuale e DocRock d’Italia.
Stefano Mauri