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Suning pronto a cedere la maggioranza dell’Inter a BcPartners. Il Dg Marotta resterà?

Calciomercato e trattative societarie non dormono mai, ma il calcio è in crisi

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Per carità il condizionale e’ doverosamente d’obbligo e tale deve rimanere, ma la cessione del 51% (e forse anche qualcosina in più) dell’Inter dal gruppo Suning al Fondo Bc Partners sembrerebbe essere ormai imminente.

Ah … l’attuale proprietà cinese, qualora l’affaire, come sembra probabile quagliasse, ecco potrebbe restare nel Cda nerazzurro quale partner di minoranza, ma in tal senso tutto è nebuloso.

Ciò che non è nebbioso è l’interesse di Bcp nei confronti del sodalizio interista. Particolare non indifferente: il fondo londinese avrebbe intenzione di aumentare sensibilmente il fatturato dell’Internazionale Milano attivando le potenzialità da media company della squadra e audaci contratti di sponsorizzazioni. E in tal senso, il main sponsor del futuro dovrebbe essere l’impresa di auto elettriche (galassia Evergrande) Hengchi.

Che ne sarà del general manager dell’area sportiva Giuseppe Marotta?

Mah … salvo cambi di rotta improvvisi, il bravo manager calcistico ha discrete chance di restare al suo posto. E con nuovi input e orizzonti provenienti dal nuovo management, chissà magari il Beppe nazionalpopolare riuscirà a salutare mister Conte, (nonostante le apparenze il rapporto tra i due non è al massimo), per affidare la panchina al suo pupillo Massimiliano Allegri.

Detto ciò una precisazione: l’Inter non è in vendita, ma dinanzi a offerte ambiziose, Suning alla ricerca di compagni d’avventura con portafoglio, certamente si accomoderebbe intorno a un tavolo per valutare il tutto.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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