Gennaro De Tommaso, l’ultras del Napoli diventato celebre all’indomani della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina per aver “trattato” con le forze dell’ordine l’inizio dell’incontro, si è reso protagonista di un altro fatto di cronaca.
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La polizia stradale di Catania gli ha infatti ritirato la patente dopo averlo bloccato mentre guidava sulla corsia d’emergenza della tangenziale del capoluogo etneo. Genny si è giustificato sostenendo che stava accompagnando la figlia all’ospedale dopo un malore. Giustificazioni che evidentemente non hanno convinto le forze dell’ordine.
LA FAMIGLIA SPEZIALE- Pare che Genny si trovasse in Sicilia in vacanza. Di certo ha incontrato a Catania Roberto Speziale, il padre del tifoso Antonino, condannato per l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, ucciso il 2 febbraio 2007 durante gli scontri tra i tifosi del Catania e quelli del Napoli.
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IL DASPO- Com’è noto a Genny erano stati comminati cinque anni di Daspo per aver indossato una maglietta con la scritta “Speziale libero”, decisione che non ha mancato di suscitare perplessità, così come Fronte del Blog ha avuto modo di raccontare.
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L’AVVOCATO- Se dal punto di vista processuale sul caso Speziale è pendente in Cassazione una richiesta di revisione, dall’altro il fatto di punire chi indossa una maglietta col suo nome non ha mancato di scuotere le coscienze di diversi giuristi ed avvocati.
Nel dettaglio, per Fronte del Blog aveva scritto un articolo l’avvocato Fabio Schembri:
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