Per carità, Andrea Pirlo (di cognome fa Pirlo, non pirla), straordinario ex centrocampista di Brescia, Reggina, Inter, Milan, nazionale italiana e Juventus, in panchina ancora deve dimostrare tutto, ma domenica scorsa, al suo debutto (da Chapeau) vittorioso in campionato con la Sampdoria, si’ ci ha messo, positivamente, parecchio del suo, osando, adottando lo schema 3 – 4 – 1 – 2 (ma non contano gli schemi, ma l’interpretazione) e … atteggiamento e risultato: una bella vittoria per 3 reti a 0 sulla Sampdoria, alla fine, beh l’hanno premiato.
Ci vuole coraggio per escludere, dalla formazione iniziale Bentancur, Arthur e De Sciglio per far debuttare subito McKennie (sembra un Davids con meno foga e più tecnica) e schierare Frabotta (esterno sinistro da seguire) e Kulusevski (prima o poi vincerà il Pallone d’Oro, scommettiamo?), ma Pirlo, taciturno, sicuro di sé e sereno, scelto direttamente da Andrea Agnelli (mister Sarri invece non fu del tutto supportato e accettato dalla proprietà), in cuor suo sa che… in questa Juve può e deve osare.
Dove arriverà il team bianconero allenato da Andrea Pirlo? Mah … sulla carta l’Inter sembra avere qualcosina in più, ma se Fabio Paratici (pure questa sessione di calciomercato per lui, seguito con interesse dalla Roma, non sembra sciolta e semplice, no?) regalerà al coach bresciano un altro attaccante dopo Morata e un laterale destro modernista e di livello europeo e soprattutto … se udite, udite… il Pirlo stesso tornerà ad osare magari lanciando Bernardeschi nel ruolo di laterale sinistro, beh … tutto potrebbe succedere.
Stefano Mauri