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Ecco perché il matrimonio tra Mister Ralf Rangnick e il Milan, beh è … saltato

Il club rossonero ha deciso di continuare con Stefano Pioli in panchina

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Dapprima furono diversità di vedute sul budget, da riservare alla campagna acquisti 2020 – 2021 a creare, tre mesi fa, i primi, piccoli, ma … densi grattacapi tra il calciofilo tedesco Ralf Rangnick e il Milan. Poi a far saltare del tutto la trattiva fu la proposta, firmata direttamente dal plenipotenziario rossonero Gazidis, ecco, di varare, ehm … tentare la convivenza agonistica tra Rangnick, l’attuale (e confermatissimo) mister Pioli, Paolo Maldini e Mascara, praticamente sulla stessa … panca. Prospettiva questa respinta subito a Casa Milan dalla Germania. E così, quello che doveva essere il matrimonio calcistico dell’estate, vale a dire l’unione sportiva tra Ralf Rangnick e, il sodalizio di proprietà, (ma in vendita e occhio alle prossime, future mosse del gruppo Luois Vuitton e di coach Guardiola che proseguirà un altro anno al City) del Fondo Elliot si è rivelato un clamoroso, ma non troppo… nulla di fatto. E adesso?

Maldini e Mascara penseranno al calciomercato, con Ibra che potrebbe restare. Gazidis penserà a mettere a disposizione il denaro da destinare al mercato e Stefano Pioli, allenatore che sul campo, in queste ultime settimane, grazie a prestazioni positive si è guadagnato di restare al suo posto dovrà forgiare, sul campo, la rosa che verrà. Forse per lui il difficile e il belle vengono adesso.

Ah … i primi nodi da dissipare riguardano le conferme del portierone Donnarumma e del laterale sinistro Hernandez: entrambi hanno ottime chance di restare, ma Juventus e Psg non mollano la presa.

 

Stefano Mauri   

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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