Mentre si parla di plexiglass e distanziamento una scuola di Cartone naviga tra fragilità e creazione.
La scuola ufficiale ancora non ha deciso come salpare, la Scuola del Cartone e Altre Storie tra mille difficoltà, continua a navigare. Nella scuola istituzionale, pubblica o privata, si discute sì della salute dei bambini, ma soprattutto si avverte la paura del personale docente e non docente di rientrare in un clima di normalità. Certo le difficoltà sono tante, strutturali e anche urbanistiche; bus metrò e genitori accalcati all’ ora di uscita. Basterà inventarsi un nuovo mondo scaglionato, distanziato e alienato e pensare di vivere in una tuta isolante almeno un dodici ore al giorno’?
In un momento difficile per la crescita dei bambini, chiusi tra mascherine e quarantene senza parchi, circondati da paure e non si può, Epikurea aps è riuscita a inventarsi un modo per contribuire a evitare l’isolamento e il televideo-assorbimento dei bambini lasciati a se stessi senza stimoli creativi, gioco e socialità, senza Pà’ e senza Ma’, che erano e sono presi in altre stanze di lavoro. Quando c’è! L’attività della Scuola del Cartone, sotto l’egida di Epikurea, si è innovata formando a distanza giovanissimi scrittori di racconti, rendendo il loro talento comunicativo per lettori di ogni età. Eravamo convinti che fosse assolutamente importante trovare nuove strade, provare a creare attraverso momenti di incontro virtuali una rete che fosse un viaggio condiviso, un racconto di sé e del mondo e anche dell’altro. E abbiamo avuto ragione, si, abbiamo avuto conferma che l’isolamento c’era, prima del covid e durante, e che rimane il bisogno di costruire non solo per sé un mondo diverso.
Durante il lockdown in video-chat un gruppo di ragazzi ( dai 10 ai 13 anni) si è ritrovato ne #lastanzadeiracconti dove ha potuto approfondire l’elaborazione del pensiero, attraverso un metodo di narrazione, per renderlo comunicativo e strutturato, provando la soddisfazione dell’artigiano che vede realizzata un idea trasformata in oggetto, e di poter condividere, in questo caso comunicare, ciò che è stato con cura creato: UN RACCONTO.
L’esperienza positiva è cresciuta nel tempo e ha trovato modo di esprimersi e innovare nella socialità, nell’uso dei social e nella crescita personale coinvolgendo non solo i giovanissimi ma anche anziani soli e persone di ogni età, che cercano gli strumenti per realizzare, rendere reale, vera e tangibile, la loro creatività. In questa storia che tuttora continua alla ricerca di un lieto fine, come in molti racconti, c’è stato un Angelo che con il suo contributo ha segnato un punto di svolta. Epikurea sospesa stava pensando a chiudere. In un momento di difficoltà, in pieno lockdown, all’appello di aiuto lanciato dall’ associazione,ha risposto Angelo Zibetti il mitico “Angelotto” di Radio Zeta , che con un suo contributo ha dato la spinta a me, Simona Tonini, e a Roberto Forti per continuare a occuparci della nostra Mission: l’ascolto attivo ( telefonoverde #epikureac’è) ;il contrasto alle solitudini e il sostegno alle fragilità sociali dimenticate.
I nostri laboratori di scrittura hanno permesso anche a Futuro Nonni Progetto Regionale Sociale città di Piacenza di trovare una modalità alternativa di realizzazione. Infatti non avremmo potuto usare i laboratori classici della scuola del Cartone. Un vero e proprio atto creativo il nostro. Abbiamo creato nuovi mondi e nuovi modi, come nei racconti.
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