Salutesocietà

Il dottor Attilio Galmozzi non le manda a dire: “Pensare di ospedalizzare tutto, mi si conceda il termine, è una stronzata!””

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Il dottor Attilio Galmozzi, medico al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Crema, è stato in trincea a combattere il Coronavirus, ricoprendo, tra le altre cose, il delicato ruolo di comunicatore informato. E con lui, volentieri abbiamo scambiato due chiacchiere…

Il professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa del reparto di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele a Milano, da giorni sostiene che clinicamente il virus non dà più problemi

Il fatto che fortunatamente, oggi, i contagiati non presentano un quadro clinico serio e compromesso è sicuramente una buona notizia, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Particolare non indifferente: in Lombardia, il numero dei contagi è sempre alto. Per quanto riguarda le mascherine, in giro tra la gente e nei locali pubblici, consiglio di utilizzarle ancora a lungo, quindi anche oltre il termine del 30 giugno e, almeno fino a quando non trovano un vaccino efficace.

Settimane fa, l’Europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini ha detto che a Cremona bisognerebbe costruire un novo ospedale.

Più che nuove strutture ospedaliere serve, a mio modesto avviso, potenziare la cosiddetta medicina territoriale: questo ci ha insegnato la pandemia da Covid-19. Non mi riferisco nel particolare a quanto suggerito da Salini, ma generalizzando e ampliando il discorso, pensare di ospedalizzare tutto e tanto, beh mi si conceda il termine forte è una stronzata!

Nel mezzo della tempesta, tu e Borghetti, con modi e modalità differenti, ma incisivi, ecco siete riusciti ad accendere i riflettori squarcianti su Crema e la realtà cremasca nel marzo scorso, mese devastato dal virus…

Ci siamo sovraesposti sicuramente, ma era necessario far passare il messaggio che oltre a Lodi e Cremona… c’era pure il Cremasco.

Stefano Mauri

 

 

 

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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